Lo sfogo di una lettrice
«I miei fiori rubati la vigilia di Natale»
Per gli animi gretti i giorni sono tutti uguali. Anche la vigilia di Natale: un giorno buio, come il cuore di chi non ha rispetto per i vivi e nemmeno per i morti.
Quel che è successo alla signora Rossana, proprio il 24 dicembre, l'ha raccontato lei stessa in una lettera al nostro giornale. Un testo breve e dolente, in cui senti tutta la rabbia - ma anche l'incredulità - di chi si trova a subire la banalità del male. «Ho mio marito sepolto al cimitero di Marore e due giorni prima avevo portato sulla sua tomba una bellissima confezione natalizia di fiori. Sono tornata per salutarlo il giorno della vigilia e la confezione era sparita. Ho pianto tutte le mie lacrime perché il dolore che ho provato è stato grande. Io chiedo ma con che coraggio una persona può rubare dei fiori davanti a un defunto, un vero e proprio affronto ho subito e mi domando: l'autore di un gesto tanto spregevole è a posto con la sua coscienza?».
La lettera si chiude con un suggerimento («forse installare qualche telecamera sarebbe un deterrente») e perfino le scuse per lo sfogo «ma il dolore che ho provato è stato troppo forte». Ma non è certo lei che dovrebbe chiedere scusa.