il patrono

Chi era Sant' Ilario di Poitiers: lottò contro l'eresia

Alla vigilia della festività di Sant’Ilario, patrono della nostra città, è interessante evidenziare la statura dell’uomo, del vescovo e del santo che papa Pio IX nel 1851 riconobbe Dottore della Chiesa. Autore di varie opere sia teologiche che esegetiche, Ilario fu strenuo difensore della Verità cattolica contro l’arianesimo che combatté senza posa. È uno dei Padri della Chiesa, gruppo di scrittori e pensatori dell’antichità cristiana che hanno trasmesso la prima formulazione del «Credo». Nato a Poitiers forse nel 315 e convertito al cristianesimo da adulto, intorno al 350 è vescovo della sua città natale schierandosi contro gli avversari eretici. Mandato in esilio in Asia Minore, lotta per la difesa della fede incontrando l’imperatore Costanzo a Costantinopoli per cercare di ottenerne la conversione.
Ritornato nella sua città nel 360, fa rifiorire la disciplina ecclesiastica inducendo poi la Francia tutta a condannare l’eresia di Ario. Uscì anche dai suoi confini per andare là dove essa era più radicata e diffusa. Fu così che visitò anche l’Italia rimanendovi sino a buona parte del 364. Fu in quegli anni che visitò anche Parma e vi predicò. Inoltre, l’esistenza a Sant’Ilario Baganza di una grossa lastra conservata nella chiesa e recante la scritta «Pietra di sant’Ilario», è oggetto di particolare devozione da parte degli infermi.
Sant’Ilario compare quale patrono di Parma solo nella seconda metà del XIII secolo. Ireneo Affò, nella sua «Storia di Parma» precisa l’anno, ossia il 1266, quando la città era divisa tra Guelfi e Ghibellini. A Parma esisteva la Società dei Crociati che avrebbe poi eretto una chiesa dedicata al Santo fuori porta santa Croce, nel sobborgo denominato, appunto, di sant’Ilario.