calendario
Oltretorrente sacro, immagini di devozione de dla da l’acqua
Il nuovo calendario fotografico di Gabriele Tridenti
Un viaggio dell'anima, un percorso dello sguardo che si ferma incantato davanti alle immagini sacre del quartiere Oltretorrente. Nicchie di devozione e di fede là dove non ti aspetti e che commuovono per la loro intensità: ogni mese simboleggiato da una fotografia diversa, la Madonnina stretta al Bambino in borgo Parente, nella pagina di febbraio; il cielo azzurro della veste di Maria nell'affresco alla fine di via D'Azeglio, che si staglia su una parete rosa fucsia, a suggello del mese di maggio; padre Lino in cammino, curvo e coperto di neve, nella statua bronzea in piazzale Inzani, proprio nella prima pagina, simbolo di una fede che non conosce mai sosta, nel rigore del suo impegno per gli altri.
Il calendario
Si intitola «La devozione in Oltretorrente» il calendario fotografico realizzato, anche quest'anno, da Gabriele Tridenti, ostetrico ginecologo dell'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, specializzato in problematiche giovanili, ma anche appassionato fotografo, innamorato del suo quartiere, l'Oltretorrente. «Perché lo faccio? Per senso di appartenenza a questa comunità “de dla da l’acqua”, dove abito, perché mi piace molto scattare foto, perché osservo il mondo con curiosità», spiega Tridenti. «All'inizio – continua – volevo un calendario che rispecchiasse il succedersi delle stagioni, e sempre la foto veniva scattata nel mese corrispondente. Adesso, anno per anno, voglio documentare un aspetto, paesaggistico, artistico o sociale, legato al quartiere».
Addio luoghi comuni
Mese per mese, la storia che non ti aspetti e che Tridenti svela con delicatezza e assorto silenzio, sfatando molti luoghi comuni sull'Oltretorrente dello spaccio, dei pusher, della sporcizia. Il ritratto d'amore del quartiere parla attraverso immagini anti-retoriche e racconta di passi silenziosi nelle strade contrassegnate da immagini sacre, di borghi in cui basta volgere in alto lo sguardo per sentirsi protetti da putti e angioletti sulle pareti di case dai colori dell'arcobaleno. Un dialogo con il sacro, accogliente e semplice com'è il quartiere. Dal bassorilievo murale in borgo Grassani, a gennaio, con i caldi toni della terra di Siena a rappresentare il soprannaturale, alla grotta di Lourdes dietro la cappella dell'Ospedale Maggiore, con i fiori della devozione lasciati dai pazienti, a marzo, alla veglia di Pasqua in Annunziata, con la folla di fedeli nella luce soffusa e accogliente della sera, ad aprile, fino alla statua di Sant'Antonio, sempre in Annunziata, cui una fedele si rivolge aprendo fiduciosa le braccia, a giugno: eccoli i luoghi un po' segreti frequentati ogni giorno dagli abitanti, magari con lo sguardo distratto dell'abitudine e della quotidianità, ma che Tridenti ci fa scoprire come doni inaspettati e folgoranti. Pagina dopo pagina, fissiamo con stupore la Madonnina di borgo Carra, distrutta nella bonifica fascista, che ora si trova nella chiesa di Ognissanti, a simboleggiare il mese di agosto, così lucida e bianca nella luce estiva, la veste che vola nel vento e il Bambino giocoso, oppure la Maria giottesca, ora nella chiesa di Santa Croce, «salvata» da un borgo distrutto di cui si è persa la memoria, ma che vive ancora grazie all'immagine del mese di luglio.
Sacralità nascosta
Appunto oltre le immagini stereotipate dell'Oltretorrente, al di là della facile retorica del degrado: no, Gabriele Tridenti ci restituisce un quartiere con una sacralità nascosta, ma disposta a svelarsi allo sguardo attento del fotografo e al nostro. In borgo Guasti di Santa Cecilia, appare una Madonnina dietro la grata, quasi velata, che osserva e abbraccia tutti i passanti (settembre). E poi la fine della messa ortodossa, nella chiesa di Santa Maria del Quartiere, a novembre, in cui una donna di spalle dialoga con il sacerdote, sotto lo sguardo protettivo di Maria e del Bambino.
Duomo de d'la da l'acqua
Una dichiarazione d'amore verso il duomo dell'Oltretorrente: la chiesa dell'Annunziata chiude il calendario con il mese di dicembre, celebrato con il Presepe. Semplice e senza fronzoli, colorato come quelli che si fanno nelle case del quartiere a Natale: Maria e Giuseppe che fissano il Figlio, il miracolo nei loro occhi e nei nostri. Gabriele Tridenti ci restituisce tutto questo, senza orpelli e con verità. E con le sue immagini restituisce all'Oltretorrente - e alla sua città - sacralità, storia e meraviglia.
Devozione in Oltretorrente Alcune immagini tratte dal calendario di Gabriele Tridenti, medico ginecologo e grande appassionato di fotografia. Qui sotto, l'autore, che abita in Oltretorrente.