«Che tempo che fa»
La Littizzetto: "Conservatorio, è lì dal 1825: se volevano il silenzio dovevano mettere lo studio vicino a un cimitero"
Il caso di alcuni avvocati che vorrebbero «silenziare» il Conservatorio, mentre fa il giro del mondo e del web, ripassa in tv. Alla Rai e in un palcoscenico ben noto (e seguito): quello di Raitre, nello specifico «Che tempo che fa», con il monologo di Luciana Littizzetto: «Abbiamo avuto il 110%? Quanti cantieri ci sono in giro per l'Italia che ci fanno una testa così. E trapani e martelli pneumatici e quei tubi gialli da cui senti uno sbradabadabam! che ti scoppia anche il cuore. Cosa vuoi che siano allora due arpeggi, magari anche storti». E ancora: «Il Conservatorio è lì dal 1825, se volevano il silenzio dovevano andare a mettere lo studio vicino a un cimitero». «Capisco anche gli avvocati», assicura, perché «sentono un pernacchio perenne». Non tutti infatti, almeno all'inizio, sono dei virtuosi dello strumento. Però è singolare che il caso capiti a «Parma, la patria di Giuseppe Verdi».