PROFESSIONE VOLONTARIO: AUTISTA

«Soltanto aiutando capisci le necessità delle persone»

Luca Molinari

Domenico Capitelli fa parte della «famiglia» di Intercral: «Mettersi in gioco appaga»

«Trasportare chi ha bisogno di aiuto è molto appagante, riempie di senso le giornate». Domenico Capitelli, ex funzionario, ha 68 anni e dal 1° gennaio 2020, dopo 38 anni di lavoro, è in pensione.

Le prime esperienze

Una volta terminata l'emergenza Covid ha iniziato a fare il volontario per Intecral, guidando i pulmini che trasportano anziani, malati e disabili. «Ho sempre desiderato fare volontariato - afferma - una volta arrivato alla pensione ho iniziato come volontario per Parma capitale italiana della cultura. E' stata bella esperienza che sto ancora portando avanti con le giornate di «I Like Parma».

La chiamata di Intecral

Poco dopo è arrivata la chiamata di «Intecral». «Il presidente, sapendo che facevo il volontario per Parma 2020 - racconta - mi ha chiesto di dedicare un po' di tempo anche per un altro tipo di volontariato e ho accettato subito, senza pensarci due volte».

La giornata tipo

Oggi Capitelli dedica un giorno alla settimana come autista, anche se a volte sostituisce volontari malati e indisponibili in altre giornate. «La giornata tipo - spiega - inizia alle 7 di mattina, quando portiamo i ragazzi disabili a scuola. Più tardi trasportiamo i malati oncologici al day hospital del Maggiore, a seconda dell'orario di prenotazione. Intorno alle 9 invece ci si reca a casa degli anziani che vanno al centro diurno». Il pomeriggio invece è dedicato al riportare a casa le persone trasportate al mattino. «In media in una giornata si effettuano 12-15 viaggi».

Il piacere di aiutare

Questo tipo di servizio aiuta «ad aprire gli occhi» sui reali bisogni della città. «Quando lavori e pensi ad altro non riesci ad avere l'esatta percezione dei servizi svolti dalle associazioni del nostro territorio - dichiara Capitelli -. Come Intercral usciamo ogni giorno con almeno 4-5 pulmini. Se moltiplichiamo questo numero per le altre associazioni attive, si fa presto a comprendere quanti siano i bisogni a cui rispondere e, di conseguenza, la necessità di avere volontari disponibili».

La parte più bella del servizio «è il mettersi a disposizione, essere di aiuto a chi ha bisogno - dice ancora Capitelli -. È davvero gratificante vedere che le persone che trasportiamo riconoscono il valore del servizio offerto. Quando guido penso che senza di noi alcuni bambini non potrebbero recarsi a scuola, gli anziani soli rimarrebbero in casa senza possibilità di socializzare, le persone malate non potrebbero recarsi in ospedale per ricevere le cure di cui hanno bisogno».

Impegno variabile

Quanto all'impegno, non ci sono regole fisse. «Nel mio caso offro un giorno a settimana - ribadisce - ma ciascuno offre il proprio tempo a seconda delle disponibilità. Non siamo solo pensionati. Ci sono anche tanti volontari che lavorano e riescono comunque a ritagliarsi degli spazi per questo tipo di attività. Si tratta di una esperienza che chi ha un po' di tempo libero deve prendere in considerazione. «Invito tutti a provare - conclude - perché quando si comincia a spendersi per gli altri, difficilmente si riesce a tornare indietro».

Luca Molinari