festa dei lavoratori

"Agire insieme affinché la precarietà non caratterizzi più il lavoro di intere generazioni": Primo Maggio, un corteo che sfida il maltempo - Le foto

È partito da barriera D'Azeglio, sulle note de "L'inno dei lavoratori" e, a seguire "Bella Ciao" il tradizionale corteo del 1 maggio, che proseguirà con la deposizione delle corone al Monumento al Partigiano e alla lapide ai caduti. Le vie del centro vengono attraversate dai cittadini (autorità comprese, fra cui il sindaco Michele Guerra e il presidente della Provincia Andrea Massari) al passo lento della memoria, delle melodie del corpo bandistico Giuseppe Verdi, tra le bandiere dei diversi sindacati e tanti garofani rossi. Un corteo che non si arresta, nonostante la pioggia.  La conclusione è avvenuta sotto i portici del Grano, davanti al Municipio, con il comizio a cui hanno preso parola Domenico Proietti, segretario nazionale conf. Uil, Matteo Rampini, segretario confederale Cgil Parma e il sindaco Michele Guerra, che hanno commentato, fra le tante cose, anche la scelta del Governo di riunire il Consiglio dei ministri proprio il 1 maggio (per il decreto con le nuove misure per il lavoro). "Inzia oggi un mese di mobilitazioni per Cigl, Cisl e Uil. In questi mesi abbiamo avanzato tante proposte, ma non sono arrivate risposte positive e in linea con quanto abbiamo chiesto - ha affermato il segretario nazionale Uil Proietti -. Dobbiamo agire insieme affinché la precarietà non caratterizzi più il lavoro di intere generazioni: dobbiamo stabilire che i contratti devono essere a tempo indeterminato e garantire certezze ai giovani e al loro futuro".  Presenti in rappresentanza dei sindacati anche Angela Calò segretaria generale Cisl, Lisa Gattini CGIL PARMA e Mario Miano segretario Uil Parma.

A.P.