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Parma protagonista di un'estate nel segno del giallo
A Lostello presentati i quattro romanzi
A ogni autore il suo modo di intendere il giallo (e le sue sottocategorie) e a ogni lettore il compito di interpretarlo, ritrovando nei libri ciò che la società produce nel presente. Le sue ossessioni, le manie e i moventi che portano ad agiti violenti e, spesso, irrisolti.
L’idea della collana «Giallo Parma», nata due anni fa ed edita dall’editore Massimo Soncini, potrebbe partire da questa sorta di patto tra autore e pubblico.
In edicola dal 5 giugno
Dal 5 giugno, a cadenza quindicinale, quattro dei suoi libri usciranno insieme alla Gazzetta di Parma (12 euro l’uno più il prezzo del quotidiano), non solo per «fare compagnia» ai lettori durante l’estate, ma per provare a decifrare, leggendo, fatti e meccanismi che, spesso, stravolgono la quotidianità.
Ieri pomeriggio, a Lostello, in Cittadella, i quattro testi stati presentati dall’editore e dagli scrittori, in dialogo con il giornalista di Gazzetta di Parma, Filiberto Molossi. Alle tante domande che sono state poste ai quattro scrittori, si è aggiunta quella legata all’effetto che fa a un autore parmigiano uscire nella propria città.
«Io sono parmigiana e sono parmigiana dentro: il mio romanzo è ambientato in un paesino immaginario, che però è riconoscibile nell’hinterland della nostra città - spiega Alice Mainardi, autrice di “Un giro di tango”, il primo dei volumi in uscita in edicola, il 5 giugno -. Penso che se lo avessi ambientato in un altro posto, sarebbero comunque emersi ricordi e tracce di questi luoghi; il piccolo bar che descrivo, per esempio, è vicino al Teatro Regio, in quello che si chiamava borgo delle Cucine e che ora ha un altro nome. Mentre scrivevo ho sempre pensato a quel luogo e mi hanno anche detto che, anche se non è citata, la descrizione di Parma si sente ed è un ringraziamento alla mia città».
Per Ciro Bertinelli, autore del libro «Nero su tela», in uscita il 19 giugno, questa «è la sublimazione di un desiderio e di un grande piacere, proprio perché ci si confronta con i propri concittadini»: «Il fatto che un editore locale abbia creduto in te e abbia investito molto anche in promozione, facendo queste presentazioni, elemento non scontato, è molto positivo e io ne sono molto felice».
«Il fatto che il mio libro esca con La Gazzetta di Parma mi fa molto piacere perché come tutti, qui in città, siamo cresciuti con questo giornale ed è motivo di grande soddisfazione - ha aggiunto Riccardo Pedraneschi, che ha scritto “L’enigma dello scorpione”, in edicola il 3 luglio, e che pensa di ambientare il suo prossimo romanzo proprio in città -. Il mio obiettivo è quello di andare al di là di dove sono ambientate le storie, anche perché poi il mio commissario ha una matrice parmigiana. Massimo Soncini, che con questa sua idea di Giallo Parma ha creato un connubio interessante tra il genere poliziesco e i colori della città, ci ha accolto ed è stato molto bravo a farlo, perché riesce a promuoverci (con lui siamo andati anche al Salone del Libro di Torino, che è un grande plus)».
Con il suo «Lucia del bar», la cui uscita in edicola con il quotidiano è prevista per il 17 luglio, Maristella Galli propone una vicenda dentro e fuori i confini del Parmense, partendo da Colnovo (un luogo immaginario tra Collecchio e Fornovo) e arrivando al sud. «Credo che questa possa essere una lettura molto piacevole sia in spiaggia, sotto l’ombrellone, sia in montagna, perché è una storia avvincente, dal punto di vista della trama, ma non è un vero giallo - racconta, dicendosi soddisfatta di questa prossima uscita -. C’è poi una forte presenza femminile (e femminista), perché a guidare tutta una serie di eventi e di avvenimenti di famiglia sono proprio le donne. E anche se ci sono anche figure maschili importanti, la predominanza è femminile».