Il caso
Carcere di Parma: tre detenuti appiccano incendi nelle celle. Agenti penitenziari feriti
La denuncia della Fns-Cisl. La solidarietà di Laura Cavandoli (Lega)
Tre poliziotti penitenziari in servizio a Parma sono finiti in ospedali per le intemperanze di altrettanti detenuti, nel reparto di isolamento. Lo riferisce il sindacato Fns-Cisl: ieri verso le 9 un recluso magrebino avrebbe appiccato un incendio all’interno della propria cella, per poi aggredire gli agenti intervenuti. Successivamente altri due detenuti lo avrebbero emulato, cercando di incendiare le camere di pernottamento e un poliziotto è stato intossicato dal fumo.
Il coordinamento territoriale della Fns Cisl di Parma aveva già denunciato «l'ingestibilità dei tre detenuti, chiedendo all’Amministrazione Penitenziaria di intervenire per ripristinare un sistema organizzativo che consentisse la separazione dei reclusi facinorosi» e ne aveva chiesto l'allontanamento. Ora torna a chiedere provvedimenti.
La solidarietà di Laura Cavandoli (Lega)
“Esprimiamo - afferma la deputata parmigiana della Lega, Laura Cavandoli - solidarietà agli agenti aggrediti sabato negli istituti penitenziari di Parma, intervenuti per spegnere l’incendio appiccato da un detenuto magrebino nella propria cella, ed emulato poco dopo da altri due reclusi. Ci impegniamo perché venga ripristinata una situazione di normalità nella struttura e che episodi di questo tipo non si ripetano più. Come Lega la nostra priorità è la tutela delle persone e delle forze dell’ordine che ogni giorno svolgono un grande lavoro dentro e fuori le carceri per garantirne il buon funzionamento e la sicurezza”.