Evento
Cornazzano, cinque giorni per una fiera indimenticabile
Solo la guerra mondiale e il Covid sono riusciti a fermarla. Per il resto, dal 1922 la Fiera del Cornazzano, con i suoi 101 anni di storia, resta un appuntamento fisso e particolarissimo dell’estate, cercando di mantenere un bilanciamento tra tradizione e modernità. Non cambia la possibilità di trascorrere una serata letteralmente in mezzo ai campi, dove i lavori per installare la maxi-cucina, che sarà in funzione da domani sera, sono iniziati il 2 luglio. Non cambia il piatto simbolo: l’anitra arrosto, che resiste da sempre con la sua ricetta antica. In questa edizione, che continuerà classicamente fino a martedì, ci sono anche due ritorni: in tavola comparirà di nuovo il sugo all’arrabbiata della tradizione del Cornazzano, mentre la domenica mattina si farà un passo in più per far rivivere la parte più agricola della manifestazione, quella che l’ha resa famosa e partecipata alla sua nascita.
Dopo le celebrazioni dell’anno del centenario, per il secondo anno consecutivo la Fiera viene organizzata da una struttura ad hoc, il Comitato Fiera del Cornazzano, nel quale per l’occasione confluiscono le tre associazioni che da anni collaboravano ciascuna con il proprio reparto: Vecchia Viarolese Circolo Arci di Viarolo, Comitato Agricolo. La presidente è Cristina Casoli. Lei che definisce la manifestazione «un Natale pagano estivo». Il vicepresidente è Roberto Fanfoni, proprietario insieme allo zio Gian Carlo dei terreni su cui viene svolta la fiera da diverse edizioni. Con una suggestione in più: «Nella loro azienda agricola c’è il torrione del castello di Cornazzano con all’interno lo stemma storico della famiglia Cornazzano. Proprio il torrione che si vede dalla fiera», racconta Casoli. «Come sempre - spiega - tutto viene abbinato al piatto tipico. Ma quest’anno l’anitra comparirà davvero dappertutto: abbinata allo slogan “Vola al Cornazzano, nel “Vieni a fare il nador al Cornazzano” del sabato dei deejay e anche nel piatto commemorativo che viene realizzato ogni anno in pochi esemplari, cimelio per collezionisti».
Il menù non cambia: nell’elenco compaiono, tra gli altri, prosciutto e melone, tortelli d’erbetta, il sugo all’arrabbiata di cui si diceva, grigliata, fritto misto.
La prenotazione dei tavoli è possibile (345/02443509), ma comunque non è obbligatoria. Poi spazio alla musica: domani sera «Rock night» con la live band Strato Cosmo e a seguire dj Robby Castellano. Sabato si alterneranno alla consolle Dj Prince, Dj El Loco, Dj Terra, Dj Chris Wilde. «La domenica del Cornazzano» partirà al mattino con la cottura del Parmigiano e gli assaggi, la mostra di attrezzi agricoli antichi e il rinfresco, la cena e la serata con la Cartoon Band Project e a seguire Dj Franky Italodisco. Lunedì «Le tradizioni che non si abbandonano» con l’orchestra spettacolo di balli lisci di Giacomo Maini, mentre martedì il veglione di chiusura con l’orchestra Luca Canali e i fuochi d’artificio musicali offerti dalla ditta Fainardi & Albertini con il contributo del Comitato Agricolo Cornazzano.