Pellegrinaggio mariano

Solmi: «Bellezza e spiritualità illuminano il nostro cammino»

Iniziata la «tre giorni» da Fontanellato alla Cisa

È cominciata presto la giornata dei partecipanti al pellegrinaggio diocesano mariano che in tre giorni li porterà da Fontanellato alla Cisa nel segno dell’affidamento a Maria. Ieri mattina appuntamento davanti al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Fontanellato alle 6,30 per la celebrazione dell’eucaristia presieduta dal vescovo Solmi. E poi via, per il primo trasferimento a Costamezzana da cui è partito il pellegrinaggio a piedi vero e proprio.

Prima tappa Costamezzana - Fornovo (19,50 km con dislivello positivo di 350 metri).

Le ragioni profonde di questo cammino - percorrendo la via Francigena - le ha spiegate il vescovo nell’omelia pronunciata durante la messa di Fontanellato. «Questo pellegrinaggio raccoglie in sé le dinamiche e le interiorità di un percorso di fede unite alla bellezza del nostro territorio e alla sua storia. Lo abbiamo inteso dal santuario più a nord dedicato a Maria della nostra diocesi, Fontanellato meta di tanti pellegrinaggi, al santuario più a sud, quello del Passo della Cisa in una visione nella quale la nostra terra, il nostro territorio, è abbracciato dalla figura di una giovane donna, Maria, che ancora tanto attrae ed affascina le persone giovani, così come anche gli adulti e gli anziani».

«In questo contesto - ha proseguito - nelle intenzioni del nostro pellegrinaggio ci sono prima di tutto i giovani, tutti i giovani, perché trovino una loro adesione alla vita senza perdersi in deviazioni pericolose e senza fermarsi nell'indifferenza e nell'inedia; e poi per il nostro seminario perché si apra ancora a giovani che vogliono interrogarsi sulla loro vocazione e in particolare sulla vocazione presbiterale, che è un'esigenza ecclesiale ma fa bene all'intera collettività; e infine un’ intenzione è quella privata, personale, perché ognuno cammina con una domanda dentro da mettere davanti al Signore e anche con il desiderio di fare luce dentro di sé».

«In questo modo - ha concluso Solmi - intraprendiamo un percorso chiaramente di fede ma che intreccia, senza escludere, persone che hanno il desiderio di cercare e di mettersi nella disponibilità di un passaggio, di un cambio e di un approfondimento per loro e per gli altri».

In un video diffuso in rete nel pomeriggio sempre il vescovo ha sottolineato: «Ci siamo inoltrati in questo intreccio tra la bellezza naturale del nostro territorio, la spiritualità che promana da questo percorso e la realtà tipica dei pellegrini, cioè la relazione, il parlare, l'aprirsi, la preghiera, la battuta, il conoscersi sempre meglio. Questa è la bellezza del pellegrinaggio, unire insieme in una treccia per certi versi indissolubile la bellezza del territorio, la spiritualità, la relazione, la conoscenza. E poi anche il dialogo che diventa sempre più stretto, più confidente, mentre il cuore si apre a quelle cose, a quelle domande e anche quelle risposte, quelle preghiere, che sono state la molla anche per iniziare un percorso come questo».

Il programma prevede per oggi Fornovo - Pieve di Bardone -Terenzo - Cassio (21 km con dislivello positivo di 1050 metri); domani Cassio - Berceto - Passo della Cisa (19 km con dislivello positivo di 680 metri).