Assistenza
Avitas in liquidazione: da Comune e Ausl già una soluzione per tutti gli ospiti
La lettera in cui la Cooperativa Avitas - ormai ufficialmente in liquidazione giudiziale- annunciava di non poter più garantire l'assistenza e il servizio nelle tre case-famiglie tra viale Tanara e viale Umbria ancora «abitate» è datata 1° settembre. È stata protocollata lunedì e in 24 ore Comune e Ausl hanno trovato una soluzione temporanea potenzialmente in grado di garantire la ricollocazione dei 30 ospiti del complesso «La Casa di Arianna»: anziani semi-autosufficienti e persone con disabilità fisica e mentale impossibilita vivere sole.
«Oggi (ieri, ndr.) sono state spostate le prime 8 persone e entro la fine della settimana la struttura potrebbe essere vuota - annuncia il sindaco Michele Guerra -. La cooperativa ha chiesto a noi e all'Ausl di contribuire a trovare una sistemazione in altre strutture per le persone a nostro carico. Con un'ottima efficienza dei servizi, abbiamo la garanzia di poter dare risposta a tutti i 30 casi, anche a coloro che sono in regime privatistico se loro stessi, le famiglie o gli amministratori di sostegno ce lo chiederanno».
Non succederà con tutti: qualcuno ha deciso il ritorno in famiglia, altri stanno valutando altre strutture private. «Ma quel che conta - dice Guerra - è che si è data una prova di reattività molto forte: è una buona notizia sapere che le pubbliche amministrazioni riescono a garantire che nessuno sia lasciato privo di assistenza e di luogo».
I prossimi mesi serviranno a compiere il passaggio dalle alternative provvisorie trovate d'urgenza a soluzioni definitive, «maggiormente compatibili - sottolinea l'assessore al Welfare Ettore Brianti - anche rispetto ai desiderata delle persone e ai loro progetti di vita. Ci sono anche alcune situazioni complesse che stiamo seguendo: per ciascuno cercheremo di fare una proposta attenta».
E poi il tema dell'occupazione: «Il sindacato Cisl ci ha chiesto un incontro per valutare la situazione di lavoratrici e lavoratori e - confermano entrambi - lo faremo in tempi brevi».
Il 14 agosto scorso, dopo il drammatico rogo in cui ha perso la vita la 62enne Adreana Borella, era stata evacuata e messa sotto sequestro la quarta delle palazzine che compongono il complesso «La Casa di Arianna» e già allora erano state trovate soluzioni per le 13 persone che vi abitavano. La procedura di liquidazione giudiziale della cooperativa è stata invece aperta dal Tribunale di Parma giovedì scorso: la già pesantissima situazione debitoria aveva portato la stessa Avitas a richiederla a giugno, ma due giorni dopo l'incendio si era aggiunta anche la rinuncia a farsi carico dell'esercizio provvisorio dell'assistenza fino a novembre. Un termine che prima della tragedia - per cui la presidente di Avitas Cinzia Gabbi è indagata per omicidio colposo e incendio colposo - faceva sperare ai gestori di poter trovare un soggetto privato disposto a subentrare nella amministrazione delle quattro case-famiglia.