il 28 novembre al regio

"Senza mezze misure" lo spettacolo di Carlo Lucarelli per raccontare il lavoro della Fondazione vittime di reato

«Sono strani, a scuola non cantano più, non scherzano più». Due fratelli, oggi orfani, sono vittime della stessa tragedia: la mamma uccisa dal padre con violenza inaudita, davanti a loro. E ci sono anche i nonni materni, rimasti soli a crescere i nipoti dopo ave r perso la figlia.

Carlo Lucarelli è in piedi al centro del palco, mentre racconta la terribile vicenda che ha stravolto un’intera famiglia. Ma non si tratta di una cronaca di tragedia familiare fine a se ste ssa. Anche se il lieto fine non ci sarà mai, qualcosa accade. Interviene la Fondazione Emiliano-Romagnola per le vittime di reato, schierandosi dalla loro parte, senza mezze misure. E «Senza mezze misure» è anche il titolo della seconda edizione dello spettacolo che quest’anno, dopo Modena, andrà in scena al Teatro Regio di Parma 28 novembre. Il ricavato sarà interamente destinato al fondo vittime della Fondazione. Scritto a due mani da Lucarelli, che è anche presidente della Fondazione, assieme alla direttrice dell’ente, Elena Zaccherini, e con la partecipazione del coro Farthan di Marzabotto, l’evento punta a sostenere un organismo unico in Italia che, da quasi vent'anni, ha l’obiettivo di schierarsi al fian co delle vittime per sostenere loro e le loro famiglie nel difficile cammino verso la ripresa di una vita piena dopo il trauma. Dal 2004 la Fondazione ha aiutato oltre mille vittime (1132) coinvolte in 535 casi gravi, per un impegno che oramai tocca i 4 milioni di euro. Oltre l’85% dei fondi erogati ha come beneficiari donne e bambini vittime di violenza di genere. In particolare dal 2020 la Fondazione si è attivata s u 19 femminicidi avvenuti in Emilia-Romagna, tre fino ad oggi nel 2023.