Sanità

Il bilancio della prima settimana di funzionamento del Cau di Parma: quasi 450 pazienti curati che non hanno impattato sul Pronto Soccorso

Aperto martedì 19 dicembre all’Ospedale Maggiore, in una settimana di attività il primo Centro di Assistenza e Urgenza (CAU) del distretto di Parma ha dato risposte a 447 persone con accesso diretto o inviate tramite il medico di medicina generale o di continuità assistenziale. Di queste 447 persone, di cui 279 uomini e 198 donne, una buona parte (129) lamentava problemi di natura ortopedica per traumi o lesioni, 58 disturbi generali e patologie minori correlate, 52 problemi di natura gastro-intestinale. Il riferimento primo per queste situazioni resta comunque il proprio medico di base, anche se occorre precisare che la settimana di avvio cadeva proprio nel periodo delle festività natalizie.

In questa prima fase di rodaggio l’accesso al CAU avviene dall’ingresso del Pronto soccorso in via Abbeveratoia, dove il personale infermieristico effettua una prima valutazione dei sintomi e conferma l’accesso del paziente al Cau oppure lo indirizza in Pronto soccorso, in un’integrazione tra operatori e strutture, ma anche e soprattutto clinica – strumentale. Tutti gli esami svolti al Cau sono infatti visibili anche dai medici del Pronto soccorso.

Il nuovo servizio indicato dalla Regione Emilia-Romagna per potenziare l’offerta sanitaria sul territorio ha fornito risposte ad esigenze di salute urgenti ma non tali da mettere in pericolo la vita delle persone e durante la prima settimana di attività ha “alleggerito” la pressione sul Pronto Soccorso dove la media degli accessi è rimasta sui 146 al giorno, elevata ma comunque inferiore ai 199 accessi giornalieri medi della settimana precedente l’apertura del CAU.

Altri Centri di Assistenza e Urgenza (CAU) verranno aperti il 28 dicembre all’ospedale di Vaio a Fidenza, il 15 di gennaio a Fornovo e il 18 gennaio a Langhirano.