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Cervelli in fuga, la favola di Viola: laurea magistrale da 110 e lode dopo un'esperienza a New York
Si parla spesso di cervelli in fuga, di giovani talenti che se ne vanno all’estero. Il tema o, meglio, il problema, è ampio e complicato però, qualcuno che sta ai vertici di questo Paese, sarebbe bene si facesse qualche domanda in proposito. Anche nella nostra città ci sono giovani molto in gamba, intelligenti, volonterosi e coraggiosi che meriterebbero che l’Italia non se li lasciasse scappare.
Viola Cabrini, ventiseienne, parmigiana del sasso, fa parte di questa schiera. Ma è interessante raccontare la sua storia, meglio la sua favola, perché, di favola, si tratta. Fin dall’ infanzia, Viola, è cresciuta in una famiglia numerosa e vivace, con due sorelle e tre fratelli dove ha appreso i valori fondamentali dell'autonomia, della condivisione e delle relazioni interpersonali. Questo contesto le ha insegnato ad essere indipendente affrontando con energia, allegria ed impegno le sfide che la vita le ha proposto.
Dopo le scuole medie, decise di iscriversi al liceo classico Romagnosi e grazie al suo carattere versatile, energico ed estroverso, e una grande passione per i viaggi, ha deciso di trascorrere il quarto anno di scuola superiore all' estero, precisamente in Germania. Questa esperienza è stata un momento fondamentale della sua crescita personale, in quanto le ha permesso di vivere e studiare in un contesto culturale completamente diverso. Il difficile ritorno in Italia post Germania, per Viola, è stato accompagnato da un periodo di indecisione riguardo al suo futuro dopo il liceo.
Chi è quel giovane che sa cosa fare della propria vita a 18/19 anni? Sicuramente, chi lo sa, è molto determinato e fortunato, ma non per tutti è così, in quanto il dubbio, specie nelle grandi scelte, è sinonimo di intelligenza. Dopo aver considerato diversi percorsi e una particolare indecisione tra filosofia e matematica, Viola, ha deciso di trovare qualcosa che soddisfacesse maggiormente le sue ambizioni e le potesse aprire più porte: matematica.
Non è stato un percorso facile e, durante gli anni universitari nel nostro Ateneo, ha affrontato le prime serie difficoltà nello studio. Tuttavia, ha deciso di perseverare e portare a termine il percorso «sicuramente - confessa- grazie al grande sostegno dei miei compagni di studio matematici e fisici, che sono stati una vera e propria famiglia, e alla mia determinazione di non lasciare le cose a metà. Durante il periodo del covid ho anche avuto l'opportunità di insegnare matematica nelle scuole secondarie di secondo grado, un'esperienza che ha ulteriormente arricchito il mio percorso professionale e mi ha permesso di unire la matematica con il lato umano».
Dopo la laurea triennale, Viola, ha proseguito gli studi universitari, iscrivendosi al corso di laurea magistrale in biostatistica presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca. Questo percorso ha rappresentato per la giovane parmigiana un'opportunità di riscatto dopo tanti anni di fatica, consentendole di unire la statistica con l'interesse per il campo biomedico. A tale proposito, ha sentito il bisogno di fare altre esperienze in giro per il mondo informandosi sulla possibilità di svolgere un'esperienza professionale all'estero, possibilmente più affine al mondo lavorativo che a un tradizionale programma Erasmus.
Attraverso il supporto di un professore con contatti presso il Mount Sinai di New York, Viola, è riuscita ad ottenere un'opportunità di ricerca straordinaria. Dopo mesi di preparativi e, nel frattempo, un'esperienza lavorativa in Spagna, finalmente, prese il volo verso la Grande Mela. Qui, ha dato inizio al suo progetto di tesi magistrale, immergendosi nell'ambito epigenetico all'interno di un team dedicato alla promozione della salute e della prevenzione, che da anni si interessa dell’inquinamento ambientale e delle sue conseguenze sulla salute umana.
L'obiettivo principale del lavoro della giovane ricercatrice «era - sottolinea - identificare una finestra critica di esposizione perinatale al cadmio sui livelli di anticorpi vaccinali nei bambini. Abbiamo preso in considerazione diversi vaccini, tra cui quelli contro tetano, pertosse, difterite, rosolia, morbillo e parotite. La ricerca è stata guidata dalla professoressa Colicino, esperta nel campo delle esposizioni ai metalli pesanti in gravidanza. La sua scelta di focalizzarsi sul cadmio risiede nella sua natura altamente tossica e nella sua rilevanza per la salute pubblica. Quella di New York è stata un'esperienza intensa e stimolante, che mi ha costantemente spinta a dare il massimo di me stessa. È una città che è in grado di farti sentire minuscolo e insignificante ma, allo stesso tempo, forte e indipendente».
Grazie a questa opportunità, Viola, ha potuto mettere in pratica le competenze statistiche acquisite negli anni ed ampliare il suo bagaglio personale con straordinarie tecniche statistiche innovative che vengono applicate in strutture all’avanguardia come l’Icahn School of Medicine del Mount Sinai.
Da poco ha terminato i suoi studi magistrali ottenendo 110/110 (con lode) grazie ai risultati significativi evidenziati dalla sua ricerca, che presto verranno condivisi con la comunità scientifica attraverso una pubblicazione. «Guardando al futuro, sono ancora molto indecisa su quale sarà il mio prossimo passo. Sto esplorando diverse opportunità: conoscendo inglese, tedesco e spagnolo sono più indirizzata verso l’estero, con la speranza di trovare un lavoro che mi permetta, sia di applicare ciò che ho studiato finora, sia soddisfare il mio lato umano ed energico, che da sempre mi contraddistingue». Un altro giovane cervello in fuga per di più parmigiano? Speriamo proprio di no!