Urbanistica
Il Comune di Parma fa ricorso al Tar per il quartiere fantasma del Comparto San Martino: "Mai ultimate le opere di urbanizzazione. Consegnateci la fidejussione"
Il Comune di Parma comunica di aver autorizzato l’istanza del ricorso riguardante il cd. “Comparto De Martino” nei confronti del soggetto attuatore. La zona - che si trova nei pressi di via Budellungo - è stata oggetto di numerosi interventi politici perché, pur avendo parecchi residenti, non è mai stata completamente urbanizzata. Un vero e proprio "quartiere fantasma".
"Il Comune - si legge nel comunicato stampa - ha fin qui percorso ogni soluzione precontenziosa possibile, al fine di addivenire ad una soluzione adeguata per i cittadini in un tempo ragionevole. Il soggetto attuatore, con apposita lettera scritta, si era impegnato a realizzare opere di urbanizzazione del valore di 300 mila euro entro il giugno del 2023: dopo varie sollecitazioni, gli interlocutori hanno chiesto tempo ulteriore e poi hanno interrotto definitivamente i contatti con gli uffici tecnici del Comune, con i Dirigenti e con gli amministratori".
"La giunta comunale - continua il comunicato - ha autorizzato la proposizione di ricorso innanzi al Tar Emilia-Romagna - sezione staccata di Parma - per l'accertamento del diritto del Comune di (ri)ottenere la garanzia fideiussoria per la regolare esecuzione delle opere di urbanizzazione e per la condanna del soggetto attuatore a prestare la relativa polizza. Nel ricorso si chiede a soggetto attuatore e direzione dei lavori di consegnare immediatamente la fidejussione concordata nel PUA, così da poter procedere con le opere di urbanizzazione e manutenzione. Ogni giorno di ritardo inerente alla consegna della fidejussione comporterà una spesa di 20.000 euro da parte del Soggetto Attuatore".
"L’Amministrazione- conclude il comunicato - non può tollerare che le inadempienze dei soggetti attuatori di comparti immobiliari si ripercuotano sui residenti e continuerà a sensibilizzare con tutti gli strumenti possibili le aziende responsabili, per recare minor danno ai residenti già insediati nel comparto- Si rammenta che il Piano Urbanistico Attuativo non è ancora scaduto e dunque ogni onere costruttivo e manutentivo del comparto grava esclusivamente sul soggetto attuatore fino al 2027. Fino a quel momento il Comune, per legge, non ha alcun titolo che lo abiliti ad intervenire".