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Cultura, creatività e bellezza nella notte del Romagnosi - Fotogallery
Il Liceo Romagnosi ha aperto le sue porte alla città per una notte con un evento culturale straordinario, dove antico e moderno si sono fusi grazie al talento degli studenti. I giovani allievi, guidati dal corpo docente, hanno avuto l’occasione di esprimere tutta la loro creatività e di reinterpretare il patrimonio degli antichi, avvicinando culture e lingue apparentemente distanti. Un’ottima opportunità per riflettere anche sul senso più profondo della scuola.
"Dobbiamo chiederci a cosa serve la scuola e a cosa serve studiare – ha introdotto Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena –. A mio avviso, la cultura serve per non servire, quindi a non essere servi. Dobbiamo trasmettere ai ragazzi gli strumenti per cambiare il sistema e per sviluppare un pensiero critico".
L’evento ha trasformato il liceo in un palcoscenico dove teatro, musical, viaggi alla scoperta e riscoperta della memoria hanno avuto come protagonisti gli studenti stessi, che hanno potuto interpretare in modi originali e diversificati le conoscenze acquisite in classe.
"L’obiettivo – spiega Pier Paolo Eramo, dirigente del Liceo Romagnosi – è quello di mostrare alla città intera cosa si fa dentro una scuola e quanta cultura e la bellezza che si produce. È una giornata dedicata alla creazione di qualcosa di nuovo e non una semplice riproduzione delle nozioni presenti nei libri. I ragazzi hanno dovuto usare tutto quello si è imparato, dall’arte alle lingue straniere".