Comune

«Con Szeged un gemellaggio molto proficuo»

Mara Varoli

Missione in Ungheria, Mario Marini: «Grande scambio su più temi»

«Un gemellaggio storico e prezioso, da coltivare con scambi progressivi e su più temi».

È soddisfatto Mario Marini, responsabile marketing territoriale del Comune di Parma, che in questi giorni si trova a Szeged, la città dell'Ungheria gemellata con Parma dal lontano 1988. Szeged o Seghedino con i suoi 160.766 abitanti è la terza città dell'Ungheria e si trova al confine con Serbia e Romania. E in questa due giorni, oltre a Parma sono presenti anche i delegati di tutte le città gemellate con Szeged: Cambridge, Larnaka, Lodz e Toledo. Una visita culturale che è stata inaugurata con uno scambio di doni alla presenza del sindaco della città ungherese e con la consegna del libro Parma capitale della cultura, oltre all'intitolazione di un nuovo bus elettrico dedicato al gemellaggio Szeged/Larnaka, che festeggia i 30 anni. Una città che vanta un'ottima università, una fiera del vino internazionale e che dal punto di vista dell'attenzione all'ambiente ha tanto da insegnare, grazie a progetti innovativi.

«Molto interessante - continua Marini - è stata la presentazione della Smart city da parte del vicesindaco Sandor Nagy, che ha sottolineato quanto si stia lavorando sull’efficienza delle città. Il vicesindaco ci ha parlato ad esempio del progetto "Cashless city" sui mezzi pubblici e per il parcheggio: il contante è stato completamente abolito e si paga il trasporto pubblico o il parcheggio direttamente con il telefonino; il ticket può essere acquistato anche da remoto, per cui una specie di borsellino elettronico che ti permettere di accedere a tutti i servizi senza difficoltà. Molto interessante è il SasMob, per la programmazione della mobilità attraverso le informazioni raccolte su strade e mezzi. Da parte dell'amministrazione comunale di Szeged c'è un grande sforzo per diffondere la cultura della raccolta e dell’uso dei dati al fine di realizzare un database sul traffico e la mobilità che possa aiutare i funzionari a prendere decisioni precise e puntuali: ad esempio, prima di pedonalizzare una strada si raccolgono i dati sull'utilizzo della stessa strada. E anche il Comune di Parma si sta muovendo nella direzione di creare un grande Data Lake che sia la base per un sistema Dss, a supporto delle migliori scelte nell'interesse dei cittadini». Così prosegue Marini: «Ci è stato spiegato anche in cosa consiste il monopattino per il controllo della sosta, che gira per la città per verificare il pagamento dei mezzi parcheggiati. Oltre alla convergenza tra bus elettrici e filobus, alla Climate change per accrescere la consapevolezza della popolazione». Una città in cui è molto incentivano anche il car pooling per i lavoratori con forti sconti sui parcheggi». Non è mancata l'occasione per presentare la nostra bella Parma, con la proiezione di un video istituzionale e la presentazione dei progetti più innovativi, sia quelli realizzati sia quelli in corso di realizzazione. Progetti sui temi della mobilità, della transizione digitale, della sostenibilità ambientale.

«A Szeged c'è stata la presentazione dell'attività di un circolo fotografico e del centro culturale molto noto in Ungheria - ricorda Marini -. Si tratta dello Szegedi Fotókör, fondato addirittura nel 1958 e che raccoglie bravissimi fotografi. Abbiamo gettato le basi per realizzare uno scambio di artisti che avranno la possibilità di interpretare i loro Parma e i nostri Szeged. Un progetto che alla fine si possa concretizzare in una mostra in ognuna delle due città».

I delegati delle città gemellate hanno partecipato poi all’assemblea generale del Comune che si è svolta nella piazza principale, per la cerimonia annuale che commemora il giorno in cui Szeged ricevette il suo stemma nel 1719. «Con questa importante città ungherese, che tra le altre cose vanta una famosa Università di Medicina e di Chimica, da cui è uscito recentemente anche un premio Nobel, il gemellaggio è ricco di scambi su vari argomenti: dall'ambiente all'internazionalizzazione delle imprese - conclude Marini -. E le visite sono occasioni per un confronto proficuo, perché da città come queste si può sempre imparare».