Emilia-Romagna
Manifestazione della Coldiretti con i trattori in Regione contro i cinghiali. Bertinelli: "Sono un problema per agricoltori e cittadini"
Rainieri (Lega): "Bisogna fare di più contro la fauna selvatica" Occhi (Lega): "Serve un piano per gli abbattimenti"
«I cinghiali non rappresentano più solo un problema per i raccolti dei nostri agricoltori, ma anche per la sicurezza dei cittadini. Coldiretti è in piazza oggi per dare un messaggio ancora più forte a tutte le Istituzioni e accendere i riflettori sui danni e i pericoli causati dai cinghiali e dalla fauna selvatica incontrollata. Siamo qui a chiedere l’adozione di un piano regionale straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica». Lo ha detto il presidente regionale di Coldiretti, Nicola Bertinelli per la mobilitazione che ha visto oltre 4mila agricoltori da tutta l'Emilia-Romagna sfilare in corteo fino alla sede della Regione per denunciare «i problemi sanitari, sociali, economici e ambientali causati dai cinghiali e da tutta la fauna selvatica».
Scortati da oltre 150 trattori, gli agricoltori di Coldiretti sono passati su via Stalingrado fino a viale Aldo Moro. «I selvatici distruggono le nostre produzioni di eccellenza, mettendo a rischio un parte significativa di un export che nel 2023 ha raggiunto gli 11 miliardi di euro di valore» ha detto il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri. Che ha aggiunto: «Inoltre i cinghiali hanno una responsabilità fondamentale per la diffusione della peste suina africana. È a rischio la sopravvivenza di 31mila allevamenti italiani e un intero comparto strategico dell’agroalimentare made in Italy, che genera un fatturato di 20 miliardi di euro l’anno e garantisce occupazione a 100 mila persone in Italia».
Rainieri (Lega): "Contro la fauna selvatica si è fatto poco: è tempo di agire"
“Il sovrappopolamento della fauna selvatica era già un grande problema prima dell’arrivo della peste suina africana nei nostri territori. Ora siamo all’assoluta emergenza. È evidente che fino ad oggi è stato fatto troppo poco. Non basta dire che si sta facendo un po’ di più di prima per il depopolamento dei cinghiali, come promette la Giunta regionale, c’è bisogno di provvedimenti più radicali e più concreti.” È quanto ha dichiarato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, a margine della manifestazione che la Coldiretti ha tenuto davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna per protestare contro i pericoli e i danni dovuti all’incontrollato aumento della fauna selvatica.
“Le politiche europee orientate verso l’ambientalismo estremo hanno frenato tutte le necessarie iniziative per la tutela dell’agricoltura e dell’allevamento, comprese quelle per il contenimento entro limiti sostenibili degli animali selvatici – ha aggiunto il consigliere regionale leghista – La Giunta regionale di Bonaccini e del PD non si è mai apertamente dissociata da quell’orientamento ambientalista. Di questo passo arriveremo a ulteriori provvedimenti che faranno diventare non più economicamente sostenibile il settore primario. Qualcuno forse sorriderà ma è notizia di ieri che gli allevamenti di bovini in Danimarca verranno maggiormente tassati per le flatulenze dei capi allevati. È ora invece di svoltare completamente per difendere la nostra agricoltura tradizionale, l’unica in grado di fornire cibo sano e sicuro.”
Occhi (Lega): "Serve un piano di abbattimenti"
Rafforzare le azioni tese al contenimento della diffusione del cinghiale (Sus scrofa) attraverso l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata e procedere al commissariamento degli Enti gestori delle aree protette regionali nel caso in cui, entro sei mesi dall’adozione del Piano straordinario, non provvedano all’attuazione dello stesso. Lo chiede, con una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa, facendosi carico delle richieste che la Coldiretti ha presentato nel corso della manifestazione di protesta che si è svolta davanti alla sede della Regione.
Occhi denuncia “l’insufficienza delle azioni poste in essere dalle Regioni per il contenimento del proliferare incontrollato della fauna selvatica, in particolare del cinghiale (Sus scrofa). Il Parlamento con la legge di bilancio 2023 ha aggiunto l'articolo 19-ter alla legge n. 157 del 1992 in materia di caccia, prevedendo un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica. Questo piano costituisce lo strumento programmatico quinquennale di coordinamento e di attuazione dell'attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica nel territorio nazionale mediante abbattimento e cattura”.
In Emilia-Romagna – denuncia Occhi - il proliferare dei cinghiali oltre a costituire un veicolo di diffusione della peste suina africana, distrugge produzioni alimentari, gli animali distruggono raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone”. Il consigliere Occhi ha stigmatizzato la decisione della maggioranza di centrosinistra di non voler nemmeno iscrivere l’argomento all’ordine del giorno rifiutandosi quindi di aprire la discussione sul tema. “Peccato perché sarebbe stata l’occasione di esprimere vicinanza e non solo a parole – ha concluso Occhi – agli agricoltori e alla loro giuste preoccupazioni”.