TRASPORTI

"Più voli (anche) a Parma per sgravare l'aeroporto di Bologna"

Le proposte del viceministro Bignami e di Uiltrasporti

In Emilia-Romagna, per quanto riguarda gli aeroporti sul territorio, «serve una politica regionale». Ne è convinto il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami che, nei giorni scorsi, era stato invitato dal sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad a intervenire in aiuto dello scalo della sua città dopo che alcuni voli in atterraggio al "Fellini" erano stati dirottati su altre destinazioni, in particolare Bologna, a causa della chiusura della torre di controllo alle 23. Facendo arrabbiare i passeggeri e arrecando disagi agli aeroporti "ospitanti".
«Ho letto con attenzione le dichiarazioni del sindaco di Rimini sul tema aeroporti - osserva in una nota - e concordo largamente con lui. La costruzione di una politica regionale che valorizzi e ottimizzi le capacità degli aeroporti di Parma, Bologna, Forlì e Rimini costituisce d’altronde uno degli elementi centrali per la creazione di un sistema integrato aeroportuale prospettato anche nel Pna che stiamo elaborando come Mit. L’assenza in questi anni di una politica di sistema a livello regionale, anche in ragione di un’ambiguità politica perpetuata a livello regionale, va risolta», chiosa Bignami. 

La Uil propone di spostare voli da Bologna a Parma, Forlì e Rimini
Abbiamo letto in questi giorni quanto avvenuto nello scalo aeroportuale Bolognese, situazioni che purtroppo si registrano troppo spesso, vista anche la nota saturazione di traffico passeggeri che gravita sull’aeroporto Marconi - dice in una nota  il segretario generale di Uiltrasporti Emilia-Romagna, Fabio Piccinini -. Riteniamo come Uiltrasporti Emilia Romagna, che sia opportuno e che sia giunto il momento, come da anticipazioni del Piano Nazionale Aeroporti, di valorizzare gli scali minori presenti nella nostra regione, in quanto difficilmente si potrà ampliare la superficie del Marconi o ipotizzare addirittura nuove aperture limitrofe.
Gli scali aeroportuali di Forlì, Parma e Rimini potrebbero da subito diminuire la pressione generatesi nell’area bolognese, beneficiando da subito di nuovo traffico con positive ricadute occupazionali e per tutto l’indotto. 
Per fare questo occorre innanzitutto che Enac, Gestori e compagnie aeree mettano in agenda la programmazione dello spostamento di una parte dell’operativo voli unitamente all’impegno di tutti i soggetti coinvolti per un concreto potenziamento della rete di collegamenti ferroviari della nostra regione, beneficiando cosi di una riduzione dei tempi spostamento dell’utenza e di un alleggerimento del traffico veicolare, ma soprattutto una maggiore intermodalità.
Per la Uiltrasporti Emilia Romagna è un occasione che l’Emilia Romagna non può lasciarsi sfuggire, vista anche la previsione del positivo trend di una robusta crescita passeggeri nei prossimi 15 anni.
E’ d’obbligo quindi che la politica e alle istituzioni di mettano in campo tutte le forze e gli investimenti necessari affinché si possa veramente determinare un sistema aeroportuale a “ Campo largo” su tutta la nostra regione".