LA STORIA
Iole Mochi si raccontò alla Gazzetta: «Quei 35 anni passati in un lampo dietro il banco della panetteria di via Farini»
Quando a fine luglio 2015 Iole Mochi e la sorella Ivana avevano ufficializzato la notizia che stavano per cedere la loro storica panetteria al 66 di via Farini a molti clienti era sembrato che non sarebbe stato possibile un simile cambiamento.
«Ed in effetti, nonostante che il passare del tempo si faccia sentire devo dire che suona strano: siamo una grande famiglia con i nostri clienti», aveva dichiarato Iole che ora, dopo la sua morte improvvisa, tanti ricordano con sincera emozione.
Si perché tra Iole, e la sorella, e i clienti si era creato un rapporto speciale. Che nella memoria di molti resiste ancora.
Un legame nato anche dal fatto che dopo di loro, dietro il bancone, erano arrivate altre due sorelle: a riprova che l'arte del pane in quella storica bottega si trasmetteva di in sorella in sorella. Come una specie di golosa eredità.
Iole, al momento di andare in pensione, aveva ricordato alla «Gazzetta», che aveva dedicato a lei e a Ivana, un articolo, aveva ricordato come era stato il loro percorso: difficile all'inizio ma pieno di gioia.
«Dopo sette anni in una pelletteria, una conoscenza in comune tra noi e le precedenti proprietarie ci ha parlato di questa attività in vendita - aveva racconta Iole - e abbiamo deciso di imbarcarci nell’avventura. Ricordo bene che anche la vecchia gestione era rimasta attiva per 35 anni e io avevo pensato che fosse un’eternità, che mai noi avremmo resistito così a lungo e invece eccoci qui. Mi sembravano tantissimi anni ed ora invece, guardandomi alle spalle, mi rendo conto che sono volati».
Così come sono volati i mesi da quel 2015 fino ad oggi, trascorsi nell'affetto della famiglia, delle due sorelle e dei tre nipoti che ora cercano di dominare il dolore per questo lutto imprevisto. E questo, purtroppo, non volerà via ma resterà con loro a lungo.
r.c.