Burnout

Monitorare lo stress lavoro-correlato: da Parma parte il progetto di un'app per dipendenti e aziende

Camilla Terraneo

Avviene se le richieste superano le risorse della persona o se l’ambiente di lavoro è disfunzionale

Lo stress lavorativo è un problema diffuso, ma poco affrontato. In Italia, secondo il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, otto lavoratori su dieci si trovano a combattere con il «burnout», una condizione che mina il benessere e le performance delle persone.
Non sorprende, quindi, che le ricerche per affrontare questo fenomeno stiano diventando sempre più centrali nella psicologia del lavoro. Carlo Pruneti, docente di psicologia clinica e psicopatologia generale all’Università di Parma, e il suo team hanno recentemente presentato il progetto dell’applicazione «Stress Less». Questo strumento digitale è pensato per aiutare i lavoratori a gestire e monitorare lo stress lavoro correlato in modo efficace.
Presentato al XIXº congresso Aiamc (Associazione italiana di analisi e modificazione del comportamento) a inizio ottobre a Parma, lo studio «Stress Less» si inserisce in un progetto più ampio che mira a integrare tecniche validate scientificamente.
Lo stress lavoro-correlato si verifica quando le richieste sul posto di lavoro superano le capacità o le risorse della persona, oppure se l’ambiente di lavoro è disfunzionale, portando a situazioni di tensione. Tuttavia, non tutto lo stress è dannoso: l’eustress è lo stress positivo che motiva e migliora le performance, mentre il distress è lo stress negativo, causato da pressioni eccessive o prolungate, che può portare a sintomi di ansia, esaurimento e burnout.
Ma quando è importante intervenire? Quali sono i segnali da non sottovalutare? La psicologa Alice Fiduccia, parte del team, spiega: «Facciamo attenzione all’alterazione del sonno, cambiamenti dell’appetito e calo del desiderio sessuale. Questi sono tutti indizi che indicano uno squilibrio psico-fisico».
Anche frequenti mal di testa, gastriti o disturbi somatici che non trovano spiegazioni mediche possono essere correlati allo stress. Infine, la difficoltà a staccare mentalmente dal lavoro e trascurare la propria vita privata sono segni chiari che è il momento di intervenire.
Lo stress lavoro correlato presenta, quindi, chiari sintomi somatici oltre che psicologici. La psicologa clinica Sara Guidotti, collaboratrice di Pruneti, spiega: «Stress Less è pensata sia per ridurre lo stress già presente, sia per agire in un’ottica preventiva, educando gli utenti a gestire e modulare in autonomia i propri stati d’ansia. Inoltre aiuterà l’azienda a porre l’attenzione su determinati aspetti della vita lavorativa che causano distress in modo da prevenirli».
Il team guidato da Pruneti ha raccolto dati sullo stress lavoro correlato fin dal 2019 con diversi progetti che hanno analizzato le risposte psicosomatiche sotto stress di medici, operatori sanitari e manager. Questi studi, svolti nei laboratori di psicologia del Polo Biotecnologico di via Volturno, hanno messo in luce l’importanza di una metodologia modellata sull’individuo e sulle sue capacità di risposta e gestione dell’ansia.
L’idea è portare ad un'app che fornirà un questionario per calibrarsi sul singolo utilizzatore e, per avere la massima efficacia, suggerirà di affidarsi a un supporto psicologico dove ritenuto opportuno.
«Il progetto dell'app si inserisce in un quadro più ampio di interventi che mirano a favorire il benessere sul lavoro e che sono stati centrali durante il XIX congresso “Psicologia, medicina, psicoterapia e stili di vita: dalla consapevolezza al cambiamento” - dice Pruneti - Questo dimostra quanto l’interesse verso la salute mentale, e sul posto di lavoro, sia ad oggi centrale e sentito».



Interviste 
Da sinistra: Carlo Pruneti, Alice Fiduccia e Sara Guidotti