Proclamato da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs Italiane, dalle ore 21 di domani, alle ore 21 di domenica 24 novembre. «Lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia», avverte Fs. «Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l ’orario di termine della protesta sindacale», fa presente la società. Trenitalia, tenuto conto «delle possibili importanti ripercussioni» sul servizio, invita i passeggeri «a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio».
USB conferma lo sciopero di 24 ore del personale ferroviario indetto dalle ore 21.00 del 23 alle ore 20.59 del 24 novembre prossimo, che coinvolgerà tutto il personale delle società del Gruppo FSI e delle altre aziende che operano nel settore ferroviario sul territorio nazionale.
Uno sciopero indetto più di 30 giorni fa a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale e contro il peggioramento costante delle condizioni di lavoro.
I ferrovieri reclamano un contratto migliore a tutela della salute e della sicurezza, ma anche per recuperare la perdita del potere di acquisto dei loro salari causato dai rinnovi contrattuali, assolutamente inadeguati, degli ultimi due e dalla folle economia di guerra. Un CCNL che garantisca, oltre a turni meno stressanti, sicurezza e incolumità sul lavoro, per smettere davvero di piangere ferrovieri morti.
Uno sciopero contro l’atteggiamento di assoluta chiusura alle nostre sacrosante richieste da parte delle associazioni datoriali: le quali altro non sanno fare che chiedere aiuto alla commissione di garanzia per provare a fermare l’ondata di grande adesione agli ultimi scioperi.
Non sarà così che si fermeranno le lotte e i ferrovieri, nel modo compatto come hanno fatto finora, sapranno dare un altro pesante segnale a tutela reale dei loro salari, dei loro diritti e della loro salute e sicurezza.
Salvini,pronto a intervenire se sciopero non rispetta norme
«La commissione di garanzia ha invitato i sindacati a rispettare le norme. Il diritto allo sciopero è sacrosanto perché tutti i lavoratori hanno diritto a chiedere stipendi più alti e più sicurezza, ma è altrettanto sacro il diritto al lavoro di tutti gli altri italiani ch e non scioperano». Lo ha ribadito il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini sullo sciopero dei trasporti del 29 novembre, a margine dell’assemblea dell’Anci. «Se non si rispettano le fasce di garanzia e quello che enti terzi richiedono, interverrò direttamente con limitazioni di orario e, se sarà il caso, precettazioni perché c'è una legge che norma lo sciopero e non si possono lasciare a piedi milioni di persone» ha spiegato.