IL CASO
Buoni fruttiferi prescritti: nuova vittoria contro Poste Italiane
Arriva dal Giudice di Pace di Parma una nuova conferma dell’impegno di Confconsumatori nella campagna “Buono tradito”, per tutelare i risparmiatori titolari di buoni fruttiferi postali. Con la sentenza n. 874 del 22.10.2024 il Giudice ha infatti stabilito che i titolari di buoni fruttiferi a termine hanno diritto a essere risarciti per i danni patiti in relazione alla mancata consegna, da parte di Poste Italiane, del Foglio Informativo Analitico, necessario per rendere conoscibili ai risparmiatori le condizioni dei buoni sottoscritti, tra cui la durata e la scadenza degli investimenti.
LA VICENDA – La famiglia protagonista della vicenda era titolare di buoni delle serie 18A, AA3 e AA4 per un valore complessivo di quasi 3.000 euro, emessi tra il 2001 e il 2005. Nel corso del 2023, i risparmiatori si erano rivolti alla filiale di Poste Italiane presso cui i titoli erano stati sottoscritti, nella convinzione che avessero durata ventennale. A quel punto, però, si erano sentiti rispondere che i buoni erano già prescritti.
Quando Poste Italiane ha risposto negativamente al reclamo inviato dalla famiglia, rispetto alla possibilità di essere risarciti, i titolari dei buoni hanno deciso di intraprendere causa civile con l’assistenza di Grazia Ferdenzi, legale di Confconsumatori Parma.
LA SENTENZA – Il Giudice di Pace di Parma, constatando come al momento della sottoscrizione dei buoni Poste Italiane avrebbe dovuto consegnare ai propri clienti anche il Foglio Informativo Analitico – “essenziale in quanto è attraverso tale documentazione che il sottoscrittore è messo a conoscenza di tutte le caratteristiche del prodotto” – ha riconosciuto il diritto dei risparmiatori ad essere risarciti del danno causato dalla condotta omissiva di Poste Italiane.
La sentenza ha dunque evidenziato che, per Poste Italiane, costituiva “dovere di correttezza e protezione” informare sulla scadenza dei titoli, vista la particolare natura dei buoni postali e le esigenze dei piccoli risparmiatori che solitamente sottoscrivono questo tipo di prodotti.
“Una sentenza molto rilevante – commenta l’avvocato Grazia Ferdenzi – perché non solo ribadisce la violazione di Poste rispetto al dovere di informazione previsto dalla normativa vigente in materia di emissione di buoni postali, ma perché afferma anche che tale dovere è dovuto in forza del principio di correttezza e protezione dei risparmiatori con grado di conoscenza finanziaria modesta, quali sono, in genere, coloro che sottoscrivono buoni postali”.
Per informazioni e assistenza in materia di buoni fruttiferi postali è possibile contattare lo sportello di Confconsumatori Parma all’indirizzo parma@confconsumatori.it o al numero 0521 230134.