Preso il pusher in monopattino: addosso aveva hashish e 2000 euro

La Polizia di Stato di Parma ieri pomeriggio ha tratto in arresto un 25enne straniero per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’opera incessante  di contrasto  allo spaccio di sostanze stupefacente in strada da parte della Polizia di Stato effettuata nel centro cittadino, ha portato  al quarto arresto in flagranza di reato nel giro di pochi giorni.

Ieri sera alle  21.30  un equipaggio delle Volanti, impegnato nell’attività di controllo del territorio nel passare in via  Verdi, nota uno straniero  a bordo di monopattino  che alla vista della  pattuglia cerca di dileguarsi.
Gli operatori, dopo un breve inseguimento sono riusciti a fermare  l’uomo in una via limitrofa. Fin dalle prime fasi del controllo manifestava un atteggiamento nervoso e insofferente.
Il soggetto veniva identificato per un cittadino  straniero 25enne residente a Parma ma di fatto senza fissa dimora, che sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di 30 grammi di sostanza stupefacente  del tipo hashish  e  la somma di 2000 euro suddivisa in banconote di  diverso taglio e di un coltello a farfalla sporco di sostanza stupefacente.

Dagli accertamenti effettuati attraverso la consultazione della  banca dati in uso alle forze di polizia, i poliziotti hanno appurato che  l’uomo era gravato da   numerosi  precedenti di polizia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Alla luce di ciò, il soggetto veniva accompagnato negli Uffici della Questura dove, al termine delle attività di fotosegnalamento, è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e denunciato  per porto abusivo di  armi o di  oggetti atti ad offendere .

Dell’arresto veniva data immediata notizia all’Autorità Giudiziaria, che disponeva che l’uomo venisse trattenuto presso le camere di Sicurezza della Questura in attesa del giudizio di convalida celebrato nella mattinata odierna.
La sostanza stupefacente e il denaro rinvenuti venivano invece sequestrati.