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La ex (con un complice) lo ricatta dopo la fine della relazione: arrestati un 33enne e una 60enne

I carabinieri di Parma dopo le indagini hanno arrestato un 33enne e una 60enne ritenuti i presunti responsabili di estorsione ai danni di un 50enne italiano. Lo stesso 50enne si è rivolto ai carabinieri di strada Garibaldi per denunciare una donna, con cui aveva avuto una relazione sentimentale, che lo accusava di averle arrecato un danno fisico e minacciava di denunciarlo per violenza sessuale se non avesse pagato una somma ingente di denaro. Il 50enne, che aveva già corrisposto parte del denaro e si trovava in difficoltà economica a causa delle continue pressioni e minacce, ha deciso di denunciare la situazione, trovando il coraggio di interrompere il ricatto. Il 28 febbraio i carabinieri hanno organizzato un appostamento per documentare lo scambio del denaro estorto. Nella circostanza la vittima ha consegnato il denaro convenuto (1.000 euro) a un uomo, che a sua volta lo ha subito consegnato nelle mani di una donna che lo accompagnava. I carabinieri in uniforme, coordinati da quelli in borghese che osservavano da una posizione defilata, sono intervenuti immediatamente. Le due persone fermate sono state portate nella caserma di Via Garibaldi per ulteriori approfondimenti: il 33enne e la 60enne risultata già gravata da vicende di polizia specifiche, sono stati arrestati per estorsione e posti in regime di arresti domiciliari. Il G.I.P. nei giorni successivi ha convalidato l'arresto garantendo il regolare proseguimento delle fasi processuali.

È obbligo rilevare che le persone arrestate sono allo stato, solamente indiziate di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.