PARMA

Assemblea aperta su Ventotene al Romagnosi: infuria la polemica politica

Una lezione sul manifesto di Ventotene organizzata al liceo Romagnosi ha innescato una polemica politica, partita con le critiche di Lega e Fratelli d’Italia, che parlano di «indottrinamento» e attaccano il dirigente scolastico Pier Paolo Eramo. Da parte sua, Eramo respinge le critiche a parla di «uno spazio aperto» organizzato dopo la polemica in Parlamento.  

L'attacco della Lega 
Il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione, critica l'iniziativa. «Interessante quanto avvenuto questa mattina al Liceo Romagnosi di Parma - dice Sasso - dove il dirigente scolastico Pier Paolo Eramo, ex consigliere comunale di centrosinistra, ha convocato un’assemblea aperta a studenti e professori avente per oggetto il Manifesto di Ventotene. Ovviamente non si è trattato di una semplice lezione di storia, ma di una critica politica alle parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non mi risulta che ci sia stato un contraddittorio, una voce contraria nel nome del pluralismo e della democrazia. La prova è nel testo della mail: il dirigente scolastico ha inviato tale comunicazione a tutti gli studenti e ha utilizzato i canali social istituzionali per promuovere l'evento, contro la versione "distorta e gravemente offensiva" della lettura del Manifesto fatta ieri a Montecitorio. Ancora una volta, un dirigente scolastico, che è prima di tutto un docente ed educatore, utilizza il proprio ruolo e la scuola pubblica per propagandare la propria ideologia. E così, dopo la scuola di Carpi che gira le mail dell’Anpi agli studenti (la stessa scuola che adotta libri di testo che attaccano Salvini), dopo il dirigente scolastico che punisce lo studente che protesta contro la scala Lgbt a Verona, oggi abbiamo il dirigente scolastico che organizza assemblee contro il Governo. Credo fermamente nella libertà di ricerca e nell’autonomia dell’insegnamento, rispetto la stragrande maggioranza degli insegnanti che svolgono con professionalità e dedizione il proprio mestiere, ma non tollero chi utilizza la scuola come se fosse una sezione di partito. Basta con la vostra continua e imperterrita opera di indottrinamento». 

Eramo spiega l'iniziativa
Il preside ha spiegato che si è trattato «di uno spazio aperto dove chi ha voluto ha partecipato», organizzato dopo aver avuto notizia del dibattito in Parlamento. «Abbiamo deciso di offrire agli studenti che volevano una lezione da parte dei professori di storia: ci è sembrato che la rappresentazione fatta fosse caricaturale, non restituisse il messaggio centrale, la critica forte ai nazionalismi che hanno portato l’Europa alla guerra». La lezione è stata organizzata per questa mattina: «Molte classi finiscono alle 11.30 e chi voleva poteva fermarsi». A chi critica, Eramo dice che «è il loro modo di fare, senza sapere di cosa parlano». All’incontro hanno partecipato un’ottantina di persone ed era aperto anche al personale.
A polemizzare con l’iniziativa sono stati Gaetana Russo e Priamo Bocchi, deputata e consigliere regionale di FdI: «Ancora una volta assistiamo a un inaccettabile tentativo di condizionamento ideologico nelle scuole, in spregio al pluralismo e alla libertà di pensiero». E il deputato leghista Rossano Sasso: «Il dirigente scolastico Pier Paolo Eramo, ex consigliere comunale di centrosinistra, ha convocato un’assemblea aperta a studenti e professori avente per oggetto il Manifesto di Ventotene. Ovviamente non si è trattato di una semplice lezione di storia, ma di una critica politica alle parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non mi risulta che ci sia stato un contraddittorio, una voce contraria nel nome del pluralismo e della democrazia». 

Campanini (Pd): «No a censure ideologiche»
Sandro Campanini, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, commenta la vicenda. «Per gli esponenti di Fratelli d’Italia - scrive in una nota - scuole università, cultura si devono adeguare al loro pensiero ideologico, anche dopo che la Presidente del Consiglio ha distorto deliberatamente un documento come il Manifesto di Ventotene, elaborato da un gruppo di antifascisti imprigionati da Mussolini – Spinelli, Rossi, Colorni - , universalmente ritenuto una pietra miliare dell’Unione Europea e che ispirò i pionieri dell'UE, come De Gasperi, Monnet, Adenauer, Schuman, Spaak. A FdI dunque non va giù che il Liceo Classico Romagnosi promuova  approfondimenti su un testo fondamentale per tutti i cittadini europei e cerca di censurare una scuola nel suo pieno diritto di farlo conoscere, nel libero confronto tra ogni opinione. Esprimiamo al Romagnosi la nostra solidarietà».