INTERVENTO
Guerra: "Stiamo lavorando per dare un futuro al ponte Nord e fermare il degrado"
Caro direttore,
ho letto sul suo giornale l’intervento della Lega sul Ponte Nord e mi premono alcune considerazioni.
Il presente mandato amministrativo è quello che pone fine all’annosa e complicata vicenda del Ponte Nord e della sua inutilizzabilità e lo fa a partire da un processo lungo, giuridicamente accidentato e che ha visto la cooperazione di forze politiche diverse che hanno lavorato in squadra, come si conviene quando occorre, da città unita, correggere errori gravi compiuti nel passato e che non fanno il bene di Parma. Già nel corso del passato mandato, il Sen. Maurizio Campari aveva svolto un’azione importante per risolvere i temi giuridici che tenevano bloccato il Ponte e l’Amministrazione aveva provveduto a lavorare con l’Autorità di Bacino per dare una destinazione a questa struttura. Quanto a noi, appena entrati in carica abbiamo messo mano alla questione finanziamenti, necessari per poter concretamente ridare vita al Ponte. Ricordo lunghi incontri e confronti con l’On. Fabio Pietrella e con l’On. Paola De Micheli, per arrivare ad ottenere le risorse che infine il Governo ha stanziato su tre annualità.
L’Amministrazione lavora con solerzia verso le procedure che portano all’accantieramento e alla concessione del Ponte, procedure che non sono né semplici né istantanee, come sa chiunque si occupi di queste cose.
Ma accanto a questi temi ce n’è un altro: il degrado. Il degrado che, per la Lega, è dato dalle condizioni e dalla presenza di donne e uomini che oggi dormono all’esterno del Ponte. Donne e uomini che non costituiscono ragione di pericolo o di insicurezza (il Ponte Nord non ha visto registrarsi situazioni violente), ma con la loro presenza danno fastidio a chi crede che mandandoli via da lì sparisca automaticamente il problema.
L’Amministrazione non solo ha piena e più completa contezza di tutto questo, ma con i suoi servizi monitora quotidianamente ciò che accade all’esterno del Ponte, lavora affinché le persone che là vivono possano accettare la proposta di posti letto che il Comune ha messo a loro disposizione, garantisce, infine, condizioni di pulizia accettabili. La nostra Unità di strada e i servizi sociali offrono inoltre possibili percorsi di vita, collegati a condizioni abitative dignitose e a progetti di formazione-lavoro che consentano di rispondere alla fragilità attraverso un vero inserimento nella società.
La Lega invoca lo sgombero. E lo fa mettendosi in bella posa davanti alla fragilità, alla povertà e alla disperazione di quelle donne e quegli uomini. Una fotografia che se da un lato non può non far pensare ai fallimenti di un Governo che, soprattutto nella sua componente leghista, aveva promesso di fermare i flussi e rendere le città più sicure, dall’altro ricorda un modo di fare moralmente discutibile, che da qualche giorno è agli onori delle cronache grazie alla tremenda fotografia e al pessimo video della ministra trumpiana Kristi Noem a El Salvador.
Ciò detto, anche su questo aspetto – e non da quando lo chiede la Lega – stiamo lavorando, in una sinergia con tutte le realtà che sono chiamate a collaborare su queste azioni, a partire dalle forze dell’ordine. Il risultato si otterrà in tempi brevissimi, garantendo dignità e senza trionfalistiche immagini, buone al massimo per i social, o anticipare operazioni delicate ai media.
L’interesse unico mio e della Giunta è di suturare definitivamente anche questa ferita, ma di farlo bene e in via definitiva, senza propaganda. Chi lavora davvero e con impegno sul Ponte Nord sa bene quale differenza faccia il metodo con cui si opera e quanto valore abbia l’umanità che tale metodo deve portare con sé.