POLIZIA E DIGOS

Neonazisti crescono, anche a Parma: perquisiti case e computer di sei persone indagate per far parte di un movimento di estrema destra

L'indagine partita a giugno da il presunto "capo" del movimento che risiede in provincia

Neonazisti crescono, anche a Parma: la Polizia di Stato ha perquisito case e computer di sei persone indagate in quanto aderenti al movimento politico denominato Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori (MLNS – NSAB), che si colloca in un'aerea di estrema destra e  appare caratterizzato da una marcata ideologia neo-nazista, razzista ed antisemita. Le perquisizioni sono scattate l'8 aprile al termine di un’articolata attività di indagine finalizzata al contrasto dei reati di matrice razziale e contro l’estremismo politico.

La Polizia ha eseguito un decreto di perquisizione adottato dalla Procura della Repubblica di Parma nei confronti di sei persone sospettate di fare parte del Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori (Mlns-Nsab), gruppo di estrema destra, caratterizzato da una marcata ideologia neo-nazista, razzista ed antisemita. Il blitz ha consentito di trovare materiale utile alle indagini: tre tirapugni e sette armi bianche, magliette e felpe riconducibili al movimento in questione oltre a vari opuscoli e volantini. Nelle c ase degli indagati sono stati trovati anche quadri e stampe con simbologia nazista. Sequestrati inoltre due pc e un telefono cellulare. I sei sono indagati per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Gli sviluppi derivano dalle indagini che hanno interessato un cittadino italiano, residente in provincia di Parma, apparso animato da uno spirito di superiorità razziale, a sua volta destinatario di una perquisizione domenica scorsa. Secondo gli inquirenti si tratta del punto di riferimento dei militanti neonazisti, militanza che si è concretizzata con la partecipazione a riunioni politiche ed organizzative, nel corso delle quali venivano esibiti, oltre alle bandiere del Mlns-Nsab, anche stendardi e simboli nazisti. L’operazione è stata condotta dalla Digos della Questura di Parma e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Emilia Romagna, in collaborazione con le Digos e le Sezione di Polizia Postale di Milano, Bologna, Ferrara e La Spezia e col coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.