Guardia di Finanza
Dalla Germania a Parma (e Verona), maxi operazione contro la frode fiscale: in due ai domiciliari, sequestrate 5 società, un immobile e 1,5 milioni
La Guardia di Finanza di Parma ha scoperto una frode fiscale nel settore edile, con coinvolte diverse imprese nelle province di Parma e Verona. Due gli arresti, sei in tutto gli indagati, indiziati, a vario titolo, per emissione e utilizzo di fatture false, riciclaggio e autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta. Le società sequestrate, riconducibili ai principali indagati, sono risultate prive di consistenza economica, tanto da far ipotizzare che fossero «cartiere": si sarebbero avvicendate a partire dal 2019 generando false fatturazioni per oltre 8 milioni.
I due arrestati, un 44enne e un 34enne, entrambi di origini calabresi ma residenti rispettivamente a Borgo Val di Taro (Parma) e nel Veronese, si trovano ai domiciliari. Il Gip ha disposto il sequestro di cinque società, di un immobile del valore di 430.000 euro e di somme per circa 1,5 milioni quale profitto dei reati contestati. Secondo le Fiamme gialle la capofila, unica operativa, con sede a Borgo Val di Taro, veniva utilizzata per aggiudicarsi importanti commesse in cantieri siti in Germania, fatturando prestazioni di manodopera che sarebbero state di fatto realizzate da personale assunto da una delle cartiere. Parte delle somme ottenute, al netto del pagamento degli stipendi degli operai, risultano poi trasferite su conti degli indagati per poi essere utilizzate per scopi personali, come l’acquisto di un immobile in provincia di Parma del valore di 430 mila euro intestato al figlio di un indagato e ora sotto sequestro.
Le cartiere non avevano sede legale, luogo di esercizio ed erano prive di beni strumentali funzionali all’attività di impresa e con ingenti pendenze tributarie, venivano utilizzate per realizzare operazioni contabili fittizie volte ad abbattere l'imponibile di tutta la rete societaria coinvolta. «La tutela dell’economia legale», commenta Gianluca Angelini, comandante delle fiamme gialle di Parma, «riveste oggi più che mai un’importanza centrale per la salvaguardia degli imprenditori onesti» commenta al cui fianco sarà sempre la Guardia di Finanza costantemente impegnata nel contrasto della criminalità economica, in grado di inquinare il tessuto sano dell’imprenditoria nazionale, falsando profondamente i meccanismi della leale concorrenza».