L'assessore regionale Fabi fa il punto

«Caldo, super lavoro di Pronto soccorso e Cau del territorio»

Luca Molinari

Oltre ottanta accessi al giorno di over 65

«Le ondate di calore di questi giorni stanno provocando un aumento degli accessi al pronto soccorso e ai Cau (Centri di assistenza e urgenza) del territorio».
Massimo Fabi, assessore regionale alle Politiche per la salute, fa il punto sul super lavoro che il caldo sta provocando nelle strutture di emergenza di Parma e provincia.
A livello cittadino, i dati parlano chiaro: dal 18 giugno in avanti gli accessi di over 65 a Ps e Cau sono stati oltre 80 al giorno, più di cinquanta se si restringe il campo ai soli ultra settantacinquenni. Sempre in questa fascia d'età si registra un aumento dei ricoveri, che viaggiano su una media di 15-20 al giorno.
«Con il grande caldo di questi giorni - sottolinea Fabi -, il pronto soccorso deve gestire soprattutto situazioni di scompenso delle persone più fragili. Bisogna però sottolineare che la situazione è sotto controllo e c'è stato un contenimento importante degli accessi grazie alla opzioni messe in campo, in primis i Cau, che drenano il 40 per cento dei codici minori, soprattutto a Parma e a Vaio».

L'assessore regionale allarga quindi la riflessione su valore dei Cau e sulla precedente esperienza del «Punto bianco», per sgravare i pronto soccorso dai pazienti meno gravi. «Abbiamo fatto tesoro dell'esperienza del Punto bianco - osserva Fabi - che in epoca pre covid, gestiva a Parma 24mila accessi annui, garantendo anche prestazioni specialistiche. Oggi il Cau è pensato in forma multidisciplinare, tanto che oggi gli accessi rispetto al Punto bianco sono quasi raddoppiati, arrivando a 40mila accessi».
Dal punto di vista della sostenibilità economico-finanziaria, «il costo complessivo di attivazione e funzionamento dei Cau fino ad oggi - precisa Fabi - ammonta a 34 milioni di euro su base annua, ma bisogna tener conto che ci sono anche dei costi cessati e riconversioni di strutture ora orientate al Cau. Il fatto che ci sia un calo del 40-42 per cento degli accessi al pronto soccorso vuol dire che c'è stato un riorientamento importante. Tenendo conto di tutti questi fattori il costo netto è quindi di 14 milioni». «Bisogna però tener presente che è iniziato un importante percorso di efficientamento - aggiunge - che porterà ulteriori benefici».
Quanto al grande caldo, Fabi ricorda che rimangono sempre validi i consigli del proprio medico di base: bere tanto, evitare gli alcolici, non spostarsi nelle ore più calde, alimentarsi con cibi leggeri e freschi.