ferrovie
Solo d’estate un treno regionale veloce (diurno) per/da Torino. Negli altri mesi mai
Una viaggiatrice parmigiana: «Anni fa c’erano diversi treni diretti che percorrevano la linea di Alessandria e Asti»
Dalla stazione di Parma alle 17.33 parte un treno regionale veloce per Torino. Arriva alla stazione torinese di Porta Nuova alle 20.45 dopo aver fermato a Fidenza, Fiorenzuola, Piacenza, Voghera, Alessandria, Asti e Torino Lingotto. Nel senso contrario c’è un treno che parte da Torino Porta Nuova alle 7.00 e arriva a Parma alle 9.31 con le stesse fermate, tranne Fiorenzuola. Questi due treni, però, non si effettuano tutti i giorni ma solo il sabato e la domenica dal 15 giugno al 14 settembre.
È il caso di sottolineare ancora una volta l’assenza di collegamenti ferroviari diretti con Torino nelle ore diurne, collegamenti che invece ci sono nelle ore notturne con alcuni Intercity Notte che passano per Milano. I treni diretti diurni per Torino che c’erano fino a diversi anni fa e che percorrevano la linea Piacenza-Alessandria-Asti sono ormai solo un ricordo. L’ultimo di questi treni era un convoglio Frecciabianca che collegava Torino con Lecce, soppresso nel dicembre del 2018. Prima ancora c’erano cinque treni, tra interregionali e Intercity.
Questi due treni estivi tra Parma e Torino fanno parte di quattro collegamenti diretti tra Torino e la riviera adriatica, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, per incentivare l’uso del treno al posto del mezzo privato tra il Piemonte e le località dell’Adriatico. Due di questi collegamenti non effettuano fermate tra Piacenza e Bologna.
«Rispetto a diversi anni fa – è l’opinione di una parmigiana in stazione – i collegamenti diretti da Parma per Torino nelle ore diurne sono peggiorati: non c’è più alcun treno diretto e, quindi, bisogna o cambiare a Milano o recarsi alla stazione Mediopadana per prendere un Frecciarossa o un Italo. Percorrere la linea da Piacenza per Torino passando per Alessandria e Asti è difficoltoso perché, a differenza di prima, adesso non c’è più alcun treno che effettui l’intero percorso. Trenitalia vuol far passare per Milano, però bisogna cambiare treno, o per l’Alta Velocità dalla Mediopadana, con costi superiori e con l’esigenza di raggiungere questa stazione che dista più di 30 chilometri da Parma. La comodità di un treno diretto senza dover cambiare è presto detta: non si rischia di perdere la coincidenza con il secondo treno, rischio ben presente se il treno che si prende a Parma arriva già con ritardo. Direi che fino a quando, nel 2018, è stato tolto il Frecciabianca che collegava Torino con Lecce, da Parma i treni diurni per Torino ci sono sempre stati. Per visitare musei o anche per gite scolastiche o per mobilità da una città all’altra senza usare l’auto, penso che un collegamento diretto diurno da Parma per Torino sia necessario».