AMBIENTE

I Monnezzari contro Comune e Iren: "Il greto del torrente è in condizioni pessime: l'ultima pulizia l'abbiamo fatta noi il 28 marzo"- Foto

"Il greto del torrente Parma è in condizioni pessime da mesi, il tratto più critico è quello più prossimo all’attività umana: Ponte delle Nazioni-Ponte Di Mezzo.

L'ultima pulizia (svolta con rigore) in questo tratto è stata fatta da noi Monnezzari in data 28 marzo; dopodiché, come ogni anno, da aprile a settembre, abbiamo interrotto gli interventi per non recare disturbo alla fauna selvatica durante il periodo riproduttivo (rituali di accoppiamento, nascite, deposizione di uova a terra…).

Da allora i rifiuti non hanno fatto che accumularsi, soprattutto in prossimità delle fermate dell’autobus di Piazza Ghiaia e Pilotta.

Come Monnezzari raccogliamo rifiuti dal 2018 e il greto del torrente Parma, sulla base del valore ecologico che possiede, è la zona che curiamo e monitoriamo con maggior attenzione. Conosciamo bene i tassi con cui viene sporcato e riempito di rifiuti dai passanti o da chi sosta sul muretto del Lungoparma. Sappiamo che alla base di questo problema vi sono mancanza di rispetto e maleducazione; ma rimane doveroso porre rimedio effettuando delle pulizie, frequenti se necessario.

I problemi legati alla non raccolta sono tanti: contatto prolungato con la fauna (quindi ingestione, intrappolamento), interramento, formazione e rilascio di microplastiche in acqua e suolo. Inoltre, se i rifiuti rimarranno lì dove sono, verranno irreparabilmente sfalciati e frammentati quando AIPO effettuerà i tagli a settembre, e a quel punto sarà impossibile recuperarli. Noi ci proviamo con i rastrelli, ma non è sufficiente. Iren promette ogni anno che si accorderà con AIPO per evitarlo, ma non ci riescono mai.

Abbiamo allora contattato l’amministrazione comunale ed Iren per sollecitare un intervento. L’assessore all’ambiente ha sostenuto che “Il tratto di torrente in questione è oggetto di un servizio di pulizia bisettimanale da parte di Iren (nelle giornate di mercoledì e sabato) per tutto l’anno”. Ma questo non può corrispondere a realtà: mostro di seguito delle foto che ritraggono la situazione; è visibile lo stesso ombrello blu nelle foto scattate da giugno ad oggi. Ormai è parzialmente interrato e coperto dalla vegetazione, come tanti altri rifiuti più piccoli che non si vedono nemmeno più.

A seguito di ciò, siamo stati chiamati da un responsabile Iren che si è giustificato in questo modo: “Non possiamo raggiungere alcuni punti del greto del torrente Parma perché ci sono barriere invalicabili create dalla vegetazione e per questioni di sicurezza gli operatori non possono accedervi: anni fa uno di loro è stato morso da una vipera, per fortuna che era vecchia e non aveva veleno. Fintanto che AIPO a settembre non effettuerà i tagli, non possiamo mandare nessuno”.

La specie in questione che crea “barriere invalicabili” è il poligono del Giappone (Reynoutria japonica), una pianta che presenta il fusto cavo, vuoto, quindi fragile. È vero, crea macchie molto fitte, ma la limitazione al movimento di cui parla Iren con cui giustifica l’impossibilità di intervento, sussisteva solo in prossimità di Ponte Giuseppe Verdi. Soluzione: abbiamo evitato l’ostacolo deviando il tragitto e passando sul letto del fiume, problema risolto".

Considerando che i rifiuti si stanno accumulando ed interrando da 5 mesi e che, se non vengono raccolti ora, verranno sfalciati da AIPO a settembre, abbiamo deciso di intervenire noi. Oggi, sabato 09 agosto dalle ore 7:30 alle ore 10:30 due monnezzari sono scesi a pulire i tratti più critici. Guanti, sacchi e stivali.

In tre ore in due abbiamo pulito con minuzia i rifiuti presenti a livello di Piazza Ghiaia (in circa 20 metri): abbiamo riempito 12 sacchi con rifiuti visibili dalla superficie ma soprattutto interrati, coperti dalla vegetazione che ha avuto tanto tempo per crescervi sopra e interrati e frantumati nel suolo.

Purtroppo, visto la quantità di rifiuti presenti e la loro condizione, oggi non siamo riusciti a raccoglierli tutti, quindi vi torneremo con le stesse modalità sabato prossimo.

Se si vuole, si può".

I Monnezzari di Parma