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Entrano nella posta elettronica e modificano l'Iban dell'impresa che deve pagare: truffata 62enne di Parma. Denunciate 4 persone

Nei giorni scorsi, i carabinieri di Parma centro hanno concluso un'indagine che ha portato alla denuncia di quattro uomini, tutti italiani, residenti fuori regione e di età compresa tra i 24 e i 39 anni. I quattro uomini sono ritenuti, in concorso tra loro i presunti responsabili di accesso abusivo a sistema informatico, autoriciclaggio e truffa aggravata. L'inchiesta ha preso il via a fine novembre 2024, quando una donna parmigiana di 62 anni si è presentata in caserma per denunciare una sofisticata truffa di cui era rimasta vittima: ignoti erano entrati nella sua casella di posta elettronica, modificando una fattura che si apprestava a saldare relativa a lavori di ristrutturazione nella sua abitazione, emessa da un'impresa edile. Il bonifico di 5.000 euro non è però mai arrivato al legittimo destinatario.  I truffatori hanno sostituito l'IBAN originale con quello di un conto corrente aperto a nome di uno di loro. La vittima, ignara di tutto, ha quindi eseguito il bonifico di oltre 5.000 euro, convinta di estinguere il debito contratto per i lavori. La truffa è stata scoperta quando l'impresa edile ha sollecitato il pagamento. I militari hanno scoperto che i fondi, dopo il primo bonifico, erano stati trasferiti per ben due volte, transitando su diversi conti intestati ai complici, prima di essere definitivamente dirottati su un conto corrente con sede a Malta. Su quest'ultimo trasferimento sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per ricostruire l'intera filiera del riciclaggio. Gli investigatori hanno esaminato gli intestatari delle utenze telefoniche, tutti dei prestanome, utilizzate per l'apertura dei conti correnti al centro della truiffa, riuscendo a chiudere il cerchio e identificare i quattro presunti responsabili.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.