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Segnali stradali «defunti»: a volte ritornano. Però con la…spiegazione

David Vezzali

In viale Martiri di Cefalonia, poco prima dell’incrocio con via Caduti e dispersi in Russia, è «resuscitato» un segnale stradale che non esiste più dal 1993: il «divieto di svolta a destra», cancellato dalla segnaletica stradale assieme al similare «divieto di svolta a sinistra».

Il Nuovo Codice della strada del 1992, entrato in vigore il 1° gennaio 1993, ha disposto che al suo posto venga utilizzata la segnaletica a sfondo blu con la o le frecce bianche che indicano le direzioni consentite.

Nella segnaletica di cantiere in cui è inserito il segnale «defunto» c’è anche la… spiegazione, visto che questo cartello può non essere conosciuto dai conducenti nati dopo il 1975: «divieto svolta a destra».

È però il caso di ricordare che questo segnale, non più previsto in Italia, c’è ancora nelle strade di altri stati europei, come si vede a volte nei telegiornali.

Questo segnale è stato abolito sulle strade italiane assieme ad altri cartelli, che qualcuno sicuramente ricorda ancora: «divieto di inversione ad U», «sosta vietata dal lato della cifra “I” i giorni di data dispari, dal lato della cifra “II” i giorni di data pari» e «obbligo di arresto all’incrocio su strade di montagna con autobus di linea».