DUOMO
Il cardinale Zuppi in cattedrale a Parma per ricordare 12mila bimbi uccisi in Terra Santa
Stasera alle 20.45 la veglia per la pace. Solmi: «Non un semplice “flatus vocis”»
Parma non dimentica Gaza: questa sera alle 20.45, la Cattedrale ospiterà una veglia di preghiera per la pace e per le vittime di tutti i conflitti nel mondo, durante la quale verranno proclamati i nomi dei 12.227 bambini israeliani e palestinesi uccisi dal 7 ottobre 2023 al 15 luglio 2025 nel conflitto che sta insanguinando la Terra Santa. Una lettura, iniziata nei giorni scorsi «in tante parrocchie, in tanti luoghi, in tante associazioni» ha spiegato il vescovo Solmi; una lettura che però non è un semplice «flatus vocis, come direbbero i latini, un soffio di voce», parole al vento, perché quelle vittime «sono persone, sono bambini come i nostri, che non hanno potuto avere la sicurezza che noi diamo ai nostri nipoti, ai nostri figli, ai nostri pronipoti, ma sono stati uccisi in una guerra che continua crudele» ha sottolineato.
Una veglia cui parteciperà il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, che per primo ha letto quei nomi la vigilia di Ferragosto a Monte Sole di Marzabotto dove ha commemorato l’eccidio nazista del ’44. In quell’occasione l’arcivescovo di Bologna aveva spiegato che leggere quei nomi serve «per ricordare, per manifestare attenzione, da questo luogo che è luogo di sofferenza e che da sempre, volutamente, è luogo di ricordo di tutte quante le vittime». Con la speranza che «fermandosi sulla sofferenza dei bambini si possa ricominciare qualcosa di nuovo e diverso».
«Li ricorderemo subito – ha proseguito Solmi –, all'inizio della veglia di preghiera; poi seguiremo ascoltando la parola di Dio, il Vangelo, che verrà commentato, spezzato per noi, dal cardinal Zuppi che si è reso protagonista, su invito di Papa Francesco, di una missione di pace in particolare verso i bambini dell'Ucraina».
«Successivamente – ha continuato –, porteremo quei nomi nella cappella Baiardi insieme ai nomi dei giovani parmigiani caduti nella prima guerra mondiale, dove dall’inizio della guerra in Ucraina arde un lume votivo per chiedere la pace». Sono oltre 5.700 nomi, e la risistemazione dell’antica cappella quattrocentesca fu promossa nel 1919 dal vescovo Guido Maria Conforti, oggi santo, che si trovò a sedere sulla cattedra cittadina proprio in quel drammatico periodo storico.
«È un sacrario, questo, che raccoglie tutti i nomi dei nostri caduti e, da mercoledì, anche quelli delle vittime innocenti del conflitto israelo-palestinese. Davanti al loro ci sarà il “Rotolo della Pace”» che, dalla veglia di Pentecoste, è diventato una presenza costante una presenza consueta per chi entra in Cattedrale. Su di esso tanti parmigiani, e non solo, hanno scritto le loro riflessioni sul tema della Pace anche durante i mesi dell’estate.
Dopo aver visitato diverse chiese della diocesi, il “Rotolo della Pace” rimane a disposizione di quanti vogliano esprimere il loro “No” alla guerra inorriditi dalle immagini e dalle notizie che quotidianamente arrivano fino a noi da Gaza, dall’Ucraina e dagli altri Paesi coinvolti in conflitti. «Le parole del Risorto “Pace a voi” – spiega il vescovo Solmi – invitano tutti a metterci la propria firma, a comporre un pensiero e a pregare per la pace».