RICERCA SCIENTIFICA
Esselunga raccoglie 1,7 milioni per la ricerca sui tumori infantili. Sostegno anche a una ricercatrice di Parma
Si è conclusa con importanti risultati la raccolta fondi promossa da Esselunga - attraverso il suo programma loyalty - a favore di Fondazione AIRC, che dal 1965 sostiene la ricerca sul cancro in Italia.
Un lavoro di squadra e sinergia che ha visto Esselunga al fianco di Fondazione AIRC insieme ai suoi Clienti, con una campagna di raccolta fondi promossa con il Catalogo Fìdaty: ogni 500 punti devoluti dai clienti, Esselunga ha destinato 10 euro a Fondazione AIRC con l’obiettivo di dare nuova forza al lavoro dei ricercatori e dei medici impegnati nella cura dei tumori che colpiscono bambini e adolescenti.
Oltre un milione e 700 mila euro è il valore raccolto grazie alle quasi 180 mila devoluzioni e al contributo di Esselunga, che ha raddoppiato il valore delle donazioni dei propri Clienti: un traguardo importante, con cui verranno sostenuti 10 progetti di ricerca pediatrici sul territorio nazionale. Contribuire al benessere delle persone e della collettività in cui opera è da sempre una prerogativa per Esselunga, nonché uno dei tre pilastri della strategia di sostenibilità dell’azienda, che si impegna costantemente per migliorare la vita delle comunità, attraverso molteplici attività e forme di supporto. Il traguardo di successo raggiunto con la campagna di raccolta fondi a favore di Fondazione AIRC, volta a sensibilizzare sull’importanza della ricerca contro i tumori infantili, restituisce la fiducia che i Clienti ripongono nel Gruppo e conferma come la sinergia tra azienda, clienti e partner possa generare un impatto concreto e di valore per l’intera collettività.
Nonostante i progressi significativi ottenuti negli ultimi decenni proprio grazie alla ricerca, alcuni tumori pediatrici rappresentano ancora una sfida complessa per l’oncologia e il lavoro dei ricercatori, grazie anche al contributo delle nuove tecnologie, mira ad aprire nuove opportunità per comprendere i meccanismi delle malattie e sviluppare terapie sempre più precise e mirate.
I progetti sostenuti da Esselunga, seppur differenti tra loro, hanno un obiettivo comune: individuare nuove cure più sicure ed efficaci per migliorare la vita di bambini e adolescenti affetti da tumore.
I progetti finanziati
I fondi raccolti da Esselunga saranno destinati a diversi tipi di finanziamento: i My First AIRC Grant, che consentono ai giovani talenti di condurre una prima ricerca indipendente e acquisire progressivamente autonomia; le Start-Up, dedicate a giovani ricercatori che rientrano dall'estero e possono così avviare il proprio laboratorio indipendente in Italia; gli Investigator Grant, destinati a ricercatori consolidati, sono considerati la spina dorsale della ricerca oncologica italiana. Quest’ultimi, infatti, rappresentano quel sostegno costante e imprescindibile che consente di far procedere senza interruzioni la ricerca di base, traslazionale e clinica nelle fasi I e II.
Con questi fondi AIRC sosterrà 3 progetti di ricerca nel 2025, a cui se ne aggiungeranno altri 7 nel 2026, che saranno annunciati a gennaio al termine del processo di approvazione dei progetti e di assegnazione dei finanziamenti per l’anno prossimo. Tra i gruppi di ricerca sostenuti nel 2025 c’è quello di Orsola di Martino – ricercatrice dell’Università di Parma – con il progetto dal titolo “Identificare il ruolo della proteina DDIT4 nella progressione della leucemia mieloide acuta e nel modo in cui influenza i meccanismi di risposta alla chemioterapia”. L’obiettivo dello studio è scoprire i regolatori molecolari che causano la resistenza ai farmaci, per identificare nuovi bersagli terapeutici contro questa forma di tumore, che rappresenta il secondo tipo più frequente di leucemia infantile.
Angela Di Giannatale – ricercatrice all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma – con il progetto dal titolo “Decifrare la comunicazione tra il neuroblastoma ed il suo microambiente per l’identificazione di nuove terapie mirate”, cerca di comprendere come il microambiente tumorale influisce sullo sviluppo e la diffusione metastatica di questo tumore, uno dei più frequenti in età pediatrica. Jolanda Sarno – ricercatrice presso la Fondazione M. Tettamanti M. De Marchi Onlus di Monza – con il progetto dal titolo “Eterogeneità dello sviluppo tumorale come meccanismo chiave per la resistenza ai trattamenti in pazienti pediatrici con leucemia linfoblastica acuta”, vuole approfondire le conoscenze sull’eterogeneità dello sviluppo tumorale e della resistenza farmacologica, identificando così, in fasi precoci della malattia, i pazienti a maggior rischio di fallimento terapeutico. Il fine è proporre trattamenti farmacologici più precisi e mirati contro la leucemia linfoblastica acuta, il tumore pediatrico più frequente in assoluto.