ARTE
Sequestrate 21 opere ritenute false alla mostra su Salvador Dalì a Parma
Indagine della Procura di Roma
"Dalì: tra arte e mito": sabato scorso l’inaugurazione della mostra a Parma, questa mattina il blitz del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma che ha eseguito un sequestro di 21 opere ritenute false attribuite all’artista Salvador Dalì ed esposte a Palazzo Tarasconi. L’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, il decreto di sequestro è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari su richiesta dei magistrati del dipartimento Criminalità diffusa e grave, essendo state poste in circolazione ed esposte opere d’arte presumibilmente non autentiche (arazzi, disegni, incisioni, oggettistica).
I militari avevano notato alcune anomalie in un altro museo nella capitale nel corso di un’esposizione con lo stesso titolo. Gli approfondimenti investigativi traggono origine dalla segnalazione della «Fundaciòn Gala - Salvador Dalì», ente che gestisce e difende la proprietà intellettuale dell’artista in Spagna e qualsiasi altro Paese, che segnalava elementi critici circa l’autenticità delle opere in questione.
La società organizzatrice: "Pronti a collaborare"
Navigare srl, società organizzatrice della mostra «Dalì. Tra arte e mito» in corso al Palazzo Tarasconi di Parma, in occasione del procedimento di sequestro effettuato alle prime ore del mattino dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma di 21 opere presenti all’esposizione, preso atto dell’azione scaturita dalle indagini preliminari del giudice di Roma, su richiesta dei magistrati del dipartimento Criminalità della Procura della Repubblica di Roma, «è pronta a offrire piena collaborazione alle forze dell’ordine per la verifica di autenticità delle 21 opere oggetto del sequestro», come si legge in una nota. La stessa Navigare srl, società che opera da anni nel settore dell’arte, «è disponibile a collaborare fornendo al Nucleo Tpc dei Carabinieri, la documentazione richiesta per le indagini nonché ogni oltre elemento utile. Navigare srl, in attesa di conclusione del procedimento in oggetto si riserva ogni facoltà di legge successiva».
Sospetti nati dagli esperti spagnoli
«L'intervento di esperti della Fondazione Dalì di Barcellona ha gettato il sospetto su alcune di queste opere» e per questo è stato necessario procedere al sequestro a palazzo Tarasconi dove nel frattempo era stata riallestita la mostra. Lo dice Diego Polio, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma spiegando l'operazione condotta dai militari a Parma dove sabato è stata inaugurata la mostra intitolata «Dalì, tra arte e mito». Lo scopo del sequestro sarà «procedere a verifiche più accurate scientifiche per stabilire se effettivamente (le opere, ndr) sono attribuibili al famoso pittore spagnolo o se invece presentano dei caratteri di non autenticità».
Il nucleo Tpc, precisa, «ha dato esecuzione a un decreto di sequestro della procura di Roma, convalidato dal gip del tribunale della capitale, nei confronti di un’agenzia di organizzazioni di mostre per aver allestito una mostra, sempre a Roma, tra il gennaio e luglio 2025 su Salvador Dalì presso il Museo della Fanteria, che presenta opere i cui caratteri di autenticità non sono chiari».