PARMA
Vede la sua bicicletta appena rubata dalla cantina e quando cerca di riaverla viene picchiato e derubato del portafogli. 35enne denunciato
Nei giorni scorsi, al termine di una rapida e accurata attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un cittadino straniero di 35 anni, ritenuto, a seguito di puntuali verifiche, il presunto responsabile di una rapina.
L'indagine dei Carabinieri di Strada delle Fonderie è scaturita dalla denuncia di un lavoratore straniero residente in città.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, il 24 settembre scorso, il denunciante, rientrando a casa dopo il lavoro, si è accorto di un uomo straniero che usciva dal portone del suo condominio spingendo una bicicletta identica alla sua.
Pur consapevole che si trattava di un modello molto comune, ha deciso comunque di verificare che la propria bicicletta fosse ancora nella cantina dove l'aveva riposta.
Con grande stupore, ha constatato che la bicicletta era sparita e si è immediatamente messo sulle tracce dell'uomo visto poco prima.
In viale Piacenza, ha notato la sua bicicletta in possesso di un altro individuo. Certo che si trattasse proprio della sua, ne ha chiesto l'immediata restituzione.
A quel punto, secondo il racconto della vittima, sarebbe stato aggredito con dei pugni e derubato del portafogli. Durante l'aggressione, l'uomo ha abbandonato la bicicletta, facendo cadere a terra il portafogli, ma si è impossessato dei 250 euro che vi erano contenuti, facendo rapidamente perdere le proprie tracce.
Alcuni passanti, testimoni della scena, hanno allertato le forze di polizia, alle quali la vittima ha raccontato l'accaduto.
Il giorno successivo, l'uomo si è rivolto ai Carabinieri di Parma Oltretorrente, sporgendo formale denuncia e fornendo una descrizione dettagliata del suo aggressore.
Nel corso della tempestiva indagine, i militari hanno sfruttato la loro approfondita conoscenza del territorio e delle persone più inclini a commettere simili reati, riuscendo così a restringere la lista dei sospettati a una ristretta cerchia di individui con caratteristiche fisiche simili.
Ulteriori comparazioni con specifiche banche dati e software hanno permesso agli investigatori dell’Arma di identificare il presunto responsabile: si tratta di un 35enne nordafricano, senza fissa dimora in Italia e già gravato da numerosi precedenti di polizia, in particolare per reati contro il patrimonio.
Al termine dell'indagine, e dopo aver raccolto i necessari riscontri probatori, per il 35enne è scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria.
È importante sottolineare che l'indagato è, al momento, solamente indiziato di delitto, seppur in modo grave. La sua posizione sarà attentamente valutata dall'Autorità Giudiziaria nel corso dell'intero iter processuale e definita solo a seguito dell'eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza che tutelano ogni cittadino fino a prova contraria.