PARMA
Truffa del finto maresciallo, la Mobile si apposta e arresta il "delegato" in flagrante: è un 22enne già noto alle forze dell'ordine
Dopo la convalida dell'arresto, il giudice ha previsto per il giovane l'obbligo di dimora nella sua provincia
La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato un 22enne per una tentata truffa aggravata ai danni di un’anziana di 82 anni.
Sabato mattina, nell’abitazione della vittima, l’intervento tempestivo della Squadra Mobile ha impedito che la donna pagasse somme ai malviventi. La polizia è stata allertata dalla nipote dell’anziana, che aveva intuito la natura fraudolenta di una telefonata ricevuta dalla zia da un uomo con accento campano. Un finto maresciallo dei carabinieri, secondo il quale il figlio della donna aveva causato un grave incidente e "per evitare il processo" bisognava raccogliere tutto il denaro contante e i gioielli disponibili in casa per una presunta "conciliazione con la Procura".
Gli agenti sono riusciti ad arrivare prima che un giovane si presentasse alla porta per ritirare il bottino. Quando il finto "delegato dei carabinieri" si è presentato, appena entrato in casa è stato fermato dalla Mobile.
Il 22enne è aveva con sé un totale di 2.820 euro: denaro ritenuto provento di altre truffe simili. Nel frattempo, il telefono fisso dell’abitazione continuava a squillare da un numero sconosciuto – probabilmente i complici che attendevano conferma del buon esito dell’azione – mentre sul cellulare del presunto truffatore arrivavano ininterrottamente messaggi WhatsApp ,che gli impartivano ulteriori istruzioni operative.
E' emerso che il giovane, già noto alle forze dell’ordine per reati della stessa natura, era arrivato in città da un'altra provincia per la truffa. Una volta in questura, il 22enne è stato arrestato. Questa mattina, il giudice in sede di udienza ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nella provincia di residenza.