Carabinieri

Finge di essere stato investito e chiede "amichevolmente" dei soldi alla vittima: denunciato 55enne

Simula di essere stato investito da un’auto in retromarcia e chiede un indennizzo in contanti a  una docente di un istituto scolastico di Parma. Denunciato per truffa un 55enne italiano. Al termine delle lezioni è salita sulla sua auto parcheggiata all'interno della scuola e ha iniziato la manovra di retromarcia per uscire dal parcheggio e tornare a casa. In quel momento la donna ha avvertito un forte colpo proveniente dalla parte posteriore del veicolo e scesa immediatamente per controllare, ha trovato un uomo riverso a terra che si lamentava per un dolore alla gamba, accusandola di averlo investito. Spaventata ha subito tentato di contattare il 118 ma è stata interrotta dall'uomo che, rialzandosi, le ha chiesto un passaggio alla stazione, spiegando che doveva prendere un treno e che, a causa del dolore alla gamba, a piedi avrebbe impiegato troppo tempo. Una volta in auto le ha fatto notare che a seguito della caduta il suo telefono cellulare si era danneggiato, chiedendole un risarcimento economico per chiudere la questione amichevolmente, senza coinvolgere l'assicurazione. La donna ha spiegato di non avere contanti con sé, ma, su insistenza dell'uomo, è stata indotta a fermarsi presso uno sportello bancomat della città, dove, prima di lasciare l'uomo nei pressi della stazione ferroviaria, gli ha consegnato 200 euro in contanti che aveva poco prima prelevato.  Solo alcune ore dopo, a mente fredda, la donna ha realizzato di essere stata vittima di un raggiro. Ha sporto denuncia. Dopo le indagini i carabinieri hanno identificato l'uomo che è stato denunciato. 

E’ doveroso osservare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall'Autorità Giudiziaria nel corso dell'intero iter processuale e definita solo a seguito dell'eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.