CARABINIERI

Tenta la fuga in bici ma viene fermato con 35 pastiglie di "droga del combattente": arrestato 30enne

Dalla perquisizione di casa sua spuntano altre 1.500 pastiglie della stessa sostanza

Nei giorni scorsi, i carabinieri della sezione Radiomobile di Parma hanno arrestato un 30enne straniero che, a conclusione degli accertamenti e delle verifiche svolte, è ritenuto il presunto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di farmaci contenenti oppiacei.

Nella tarda serata dell’11 novembre, in via Rastelli, una pattuglia della Sezione Radiomobile ha incrociato un uomo che pedalava in sella alla sua bici continuando a guardarsi indietro. Alla vista dei militari, l’uomo ha tentato di dileguarsi cambiando repentinamente senso di marcia, ignorando anche gli ordini verbali dei militari che gli avevano intimato di fermarsi.

Dopo essere stato raggiunto e fermato da uno degli operanti sceso dall’auto di servizio, è stato identificato in un 30enne straniero senza fissa dimora sul territorio nazionale, risultato gravato da precedenti vicende di polizia per reati di falso sull’identità personale.

L’uomo è apparso molto agitato e insofferente al controllo, tanto da non riuscire a giustificare la sua provenienza né la destinazione, riferendo di essere atteso da un suo amico in città. I militari, insospettiti dalle vaghe e fuorvianti dichiarazioni, hanno deciso di approfondire il controllo. Durante la perquisizione, all’interno del portafogli, i militari hanno rinvenuto dei blister di farmaci diversi, contenenti 35 pastiglie soggette a prescrizione medica che l’uomo ha dichiarato di non avere. In particolare, 21 pastiglie sono risultate contenere “Tramadolo” e le altre 15 “Tapentadolo e Carisoprodolo”. Immediati accertamenti hanno permesso agli operanti di classificarle come sostanze stupefacenti di tipo oppiaceo, secondo la classificazione del Ministero della Salute.

Al 30enne, che durante le attività di polizia aveva inizialmente dichiarato di domiciliare in provincia, è invece stato scoperto il luogo di abituale dimora in un monolocale in città, non molto distante dal luogo del controllo. L’attività d’indagine dei Carabinieri è dunque proseguita a casa del sospettato con un'altra perquisizione: i militari hanno rintracciato sotto a un tavolo  una grossa busta sigillata contenente ulteriori 151 blister, racchiudenti un totale di 1.510 pastiglie di Tramadolo per un peso di quasi 1 kg, oltre a 780 euro in contanti.

A questo punto, il 30enne è stato accompagnato in caserma. Le sostanze recuperate sono state analizzate con il Narkotest, risultando essere stupefacenti di tipo oppioide. In particolare, il grosso del sequestro, costituito da pastiglie di “tramadolo”, è risultato essere conosciuto anche come “droga del combattente”, un analgesico oppioide sintetico utilizzato sui campi di battaglia da soldati o membri di gruppi armati per non sentire dolore e protrarre gli sforzi, che causa grande dipendenza e gravi effetti collaterali dannosi per la salute.

Tutte le sostanze rinvenute e il denaro sono stati immediatamente repertati e sottoposti a sequestro per costituire prova durante il processo. A conclusione degli accertamenti compiuti, il 30enne è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti del 30enne la misura cautelare dell’obbligo di dimora in un'altra città di questa Regione congiuntamente alla prescrizione di non allontanarsi da quel domicilio nelle ore notturne.