Carabinieri

Hanno rubato un'auto in un garage in centro: denunciati due trentenni

Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Parma Oltretorrente hanno denunciato un 31enne straniero e un 34enne italiano ritenuti, in concorso tra loro, i presunti responsabili di furto aggravato di un’autovettura. L'episodio risale al 14 novembre quando ad un anziano residente nel centro di Parma è stata rubata l'auto. Nella sua autorimessa in un parcheggio del centro  esra stata sollevata la porta basculante e la sua auto era sparita. Dopo la denuncia i carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini. Grazie all'analisi dei filmati gli uomini dell'Arma sono stati in grado di ricostruire l'intera sequenza attribuendo la presunta responsabilità del furto ai due uomini: intorno alle 23 del 13 novembre due individui con il volto parzialmente coperto dai cappucci delle giacche sono entrati negli spazi comuni del parcheggio, hanno percorso l'intera area carrabile controllando furtivamente i singoli box verificando, una ad una, la chiusura delle porte basculanti. In corrispondenza di quelle aperte, si sono anche avvicinati ai finestrini delle auto in sosta, scrutando all'interno degli abitacoli alla ricerca di oggetti di valore.  Giunti al box della vittima, hanno constatato che la porta era aperta e che all'interno si trovava l'auto con le chiavi inserite.  Le sequenze successive dei filmati hanno immortalato i due indagati mentre si allontanano dal parcheggio a bordo dell'auto della vittima.  Sempre grazie ai video è stato possibile riconoscere i due 30enni residenti in città, ma senza una stabile dimora. Si tratta di un 31enne di origine straniera, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, e di un 34enne italiano, scarcerato da pochi mesi per reati analoghi, che, nonostante il recente reinserimento nella società, avrebbe ripreso a commettere reati specifici in città. 

E’ doveroso osservare che gli odierni indagati sono allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall'Autorità Giudiziaria nel corso dell'intero iter processuale e definita solo a seguito dell'eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.