Lutto
Vangelo e montagna. Addio a don Angelo
Sacerdote in città e in tante parti della provincia
Della montagna era figlio e al mondo di lassù ha sempre volto lo sguardo: le vette come altari sull’infinito, vicine più delle altre terre al silenzio e al mistero del cielo. La preghiera e il divertimento anche, l’inno alla vita testimoniato con le discese lungo i pendii innevati. Anche in gara, lasciandosi alle spalle il peso dell’età. L’ultima volta fu una dozzina di anni or sono, nello slalom organizzato in occasione de «Il Signore s(c)ia con voi», la competizione nazionale per sacerdoti sciatori organizzata dal Centro sportivo italiano. Lui, il più anziano tra gli over 75, era stato capace di completare lo slalom in 2'27"06. L’altro ieri, don Angelo Fagioli ha lasciato per sempre il peso dell’esistenza terrena, spegnendosi novantenne, dopo una vita dedicata alla diocesi e ai suoi parrocchiani.
Era nato a Neviano degli Arduini il 3 giugno 1935 da Ernesto e Maria Ugolotti. Bambino, aveva subito risposto alla vocazione, percorrendo tutto l’iter del Seminario Minore e Maggiore, per essere poi ordinato presbitero in cattedrale l’8 ottobre 1961 dall’arcivescovo Evasio Colli. Vicario cooperatore a Medesano fino al 1962, fino al '64 ricopre lo stesso incarico a Marano, prima di diventare parroco a Lugagnano. Vi rimane 12 anni, occupandosi anche della cura spirituale di Trevignano e Zibana nel Palanzanese (1971-76).
Dal 1976 al 1980 (e volentieri vi tornerà come assistente spirituale dal 2001 al 2005) è cappellano della casa di cura Pio XII e insegnante di religione dei ragazzi a Misurina. Dal 1980 al 1981 è parroco di Castrignano e Riano, e dal 1982 al 1986 di Castione Baratti e Torre nel Traversetolese. A Sant’Andrea Bagni svolge il proprio ufficio pastorale dal 1986 al 2005), occupandosi anche della cura spirituale di Santa Lucia dal 1994 al 2000 e di Roccalanzona-Visiano tra il 2000 e il 2001). E a Sant’Andrea si apre una delle «canoniche comunitarie», nelle quali presbiteri in attività vivono insieme insieme ad altri a riposo, assistiti dalle Suore oblate del Sacro Cuore di Gesù di Madre Casini.
È con l’amico monsignor Sergio Sacchi, che diventa co-parroco di Fontanellato, Ghiara e Grugno (lo sarà dal 2005 al 2009). Quindi è a Marano: come parroco fino al 2011 e poi, dopo aver deciso - per l’indole e soprattutto per l’età - di lasciare le responsabilità dirette, come collaboratore del Corpus Domini, poi di San Lazzaro e infine di San Paolo, dove collaborato con don Francesco Rossolini, che resterà al suo fianco fino alla fine.
Una prima veglia funebre si è tenuta ieri in San Paolo Apostolo, dove oggi alle 19,30 sarà replicata. Il funerale sarà celebrato domani, con partenza dalle Piccole Figlie alle 9,30 sempre per San Paolo Apostolo. Don Angelo riposerà poi nel cimitero di Neviano degli Arduini. Tra le sue montagne, sotto il suo cielo.
rob.lon.