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Po Festival, tre giorni di cucina, tradizione, musica, divertimento e... futuro sostenibile per i territori d’acqua - Gallery

Paolo Panni

Si è conclusa oggi, domenica 20 luglio, a Polesine Zibello, la seconda edizione di Po festival evento che per tre giorni ha messo in scena, nella terra del Grande fiume, eventi che hanno spaziato tra gastronomia, prodotti tipici, cultural, storia e tradizione creando un dialogo ed un confronto di sapori tra le Cittaslow d’acqua dolce. Il festival, che si è aperto con la festa per il decennale della Real Vidalenzo, ha avuto tra i suoi momenti clou , il secondo summit internazionale delle Cittaslow. Disegnare insieme un futuro sostenibile per i territori d’acqua è stato il cuore dell’incontro che ha coinvolto esperti, universitari, studiosi, sindaci ed amministratori della rete mondiale delle Cittaslow che si sono incontrati per un dialogo globale sul tema dell’acqua. Dalla crisi climatica al turismo lento, dall’arretramento del permafrost alla gestione delle acque, dalle innovazioni nella gestione di bacino alla valorizzazione culturale dei fiumi su modello Unesco. Queste e altre sfide attuali sul tema dell’acqua sono state al centro del dibattito. Quindi, la cena in riva al Po a base di specialità locali, arricchita dal risotto al gongorzola della Cittaslo di Abbiategrasso, dalle sfogline di Mezzani e dai vini tipici del Pavese. Serata, questa, arricchita da un emozionante viaggio tra le più belle canzoni italiane degli anni Cinquanta, fino agli anni Duemila, col Parma Brass e le voci di Silvia Olari e Fabrizio Ceste. A seguire, spazio al Dj Set a cura di Tubista. Oggi, a chiusura di Po Festival, nel chiostro dell’ex convento domenicano di Zibello, si è tenuto il "Mercato contadino: dalla terra alla tavola". I proventi dell’intero evento saranno destinati alla Pubblica assistenza Croce bianca di Busseto.