×
×
☰ MENU
☰ MENU

Parma -

Lunedì 08 Settembre 2025


IL RISTORANTE

Celestina ristorante, tanta fantasia e inconsueti accostamenti

Gli ambienti sono luminosi, dalle tinte chiare, con arredi semplici, spartani

Celestina ristorante, tanta fantasia e inconsueti accostamenti

Celestina ristorante, tanta fantasia e inconsueti accostamenti

Qui a ridosso delle mura del vecchio carcere di San Francesco c’era un magazzino di formaggi, poi un locale con l’indirizzo nel nome e ora questo ristorante dal nome azzurro e gentile in ambienti divenuti luminosi, dalle tinte chiare, con arredi semplici, quasi spartani. Si mangia senza tovaglia, sul vetro di piccoli tavoli blu con tovaglioli di stoffa (coperto 3 euro), belle stoviglie, calici scintillanti, divanetti e sedie di varie fogge, tutto un po’ stretto nella sala che si snoda attorno al bancone del caffè e dei distillati e nella saletta più appartata. Entrando, sulla destra, due morse con prosciutto di Langhirano e prosciutto spagnolo da tagliarsi a mano e la ciotola con le puntarelle da condire con le acciughe. La carta dei vini è discreta, ha scelte puntuali dalle regioni italiane e ricarichi ragionevoli; il servizio è cortese, molto professionale con la cameriera sorridente che, una mano dietro la schiena, non passa mai davanti coi piatti.

La cucina, i piatti

Il cuoco ha fantasia, cerca accostamenti inconsueti, usa ingredienti dal mercato globale, compone i piatti con frutta, verdure, spezie, gioca col dolce e il salato. Si comincia con le polpettine di manzo che risultano pesanti e mal si legano con le prugne, i ceci, la salsa allo yogurt che l’accompagnano e completano il piatto. Il prosciutto di Langhirano ha trenta mesi di stagionatura, bel colore intenso, ma risulta sapido nelle fettine tagliate a mano in giusto spessore e accompagnate da una bruschetta con tocchetti di pomodoro. E ancora creme brulée ai peperoni con caprino e crumble (briciole) di nocciole; tartara di ricciola; tartara di manzo; melanzane alla Celestina. Ai primi, orzo con spezzatino di manzo, friggitelli e guandoles (un legume caraibico) al cocco; gnocchi di barbabietola con Gorgonzola e bacon; lasagnetta (appena tiepida) con gommosa copertura di provola, ragù d’anatra e cavolo nero, due amarene sciroppate in contrasto dolce/amaro: l’insieme non si fonde, resta squilibrato; cous cous al curry con broccolo romanesco, cozze e gamberi dai sapori un po’ spenti. Ai secondi la scelta è tra carni alla griglia e piatti cucinati: tra questi ultimi l’uovo cotto a bassa temperatura con fonduta di Parmigiano, zafferano e patata americana; il branzino in crosta con salsa ai capperi, semi di zucca, scarola ripassata; la buona scaloppa di foie gras d’anatra con fondo al Porto, pere, croccante pain brioche alla lavanda e, a parte, ciotolina di granuloso gelato alla robiola, miele, noci. Alla griglia: galletto con pannocchia arrostita; picanha con salsa alla senape; filetto di manzo Chateaubriand; tagliata di filetto.

Per finire

Si chiude coi sorbetti ai frutti di bosco o alla mela verde; con la mela brulée con salsa al mou; con la crostata con la crema pasticcera al lemon gras, meringa bruciata e coulis di lamponi; con lo zabaione all’amaretto in tazza, accompagnato da madeleines al pistacchio e cioccolato fredde di frigorifero; con la crostata al cioccolato. I prezzi: coperto 3 euro; antipasti 13-18; primi 15-17; secondi 15-30; dolci 6-8. Menu non esposto, ingresso e bagni comodi, parcheggio nei dintorni.

Non mancate

Foie gras

© Riproduzione riservata

ALTRI RISTORANTI