"Cantare l'inno? Pura gioia"
Hanno provato un misto di orgoglio e commozione i cittadini di Sala Baganza quando domenica, in apertura del MotoGp di Misano, la soprano salese Tania Bussi ha cantato l’inno nazionale.
In pista, dinanzi alle autorità e ai piloti già schierati sulla griglia di partenza, Tania ha strappato applausi in mondovisione, mentre nel cielo, sullo sfondo, si esibiva la pattuglia acrobatica delle Frecce tricolori.
Un momento che resterà nella storia dello sport italiano avendo celebrato, domenica, i dieci anni dalla scomparsa di Marco Simoncelli e festeggiato, nel contempo, l’ultimo Moto Gp in Italia per Valentino Rossi.
L’invito ad esibirsi sulla pista di Misano a Tania è arrivato in seguito al progetto «Humans of Emilia Romagna», al quale la cantante aveva partecipato registrando un bellissimo videoclip nel teatro di Busseto. «Cantare in questa occasione è stata pura gioia - afferma Tania parlando dell’esperienza appena vissuta - non tanto per il valore artistico ma soprattutto per il clima di festa».
Laureata in canto lirico con il massimo dei voti e la lode al conservatorio «Arrigo Boito» di Parma, Tania si avvicina alla musica da bambina e, a 9 anni, entra nel coro di voci bianche del Teatro Regio, divenendone presto la solista. Dopo il conservatorio vince due prestigiosi concorsi: nel 2004 il concorso di Spoleto e nel 2006 il concorso Aslico. per giovani cantanti lirici d’Europa. Inizia allora a calcare i palcoscenici dei teatri lirici italiani nel Barbiere di Siviglia, nella Traviata, interpretando Adina nell’Elisir d’Amore di Donizetti e Mimì e Musetta, a lei particolarmente cara, nella Boheme di Puccini. Ma il suo grande amore è la musica da camera. A breve, il 14 novembre, si esibirà al Museo Glauco Lombardi in un concerto dedicato a Goethe con liriche da camera suonate sul cembalo di Maria Luigia.
Tra gli altri progetti c’è poi la presentazione del cd «Musiche di Maria Luisa di Borbone», registrato insieme all’arpista Lorenzo Montenz e al marito, il violinista Paolo Mora.