salsomaggiore

Il Castello di Tabiano apre al pubblico

Domenica 16 ottobre la Festa dell'Agricoltura nelle Dimore Storiche

L’occasione per respirare la storia millenaria di uno dei castelli più amati dell’Alta Emilia e ammirarne la sua bellezza in un clima di festa, allietato dai prodotti agroalimentari caratteristici del territorio. In occasione della prima edizione di “Coltiviamo la cultura: prima Festa dell’Agricoltura nelle dimore storiche”, in programma domenica 16 ottobre, l’Associazione Dimore Storiche Italiane - Emilia Romagna aprirà le porte del Castello di Tabiano, splendida rocca dell’XI secolo, situato a pochi chilometri da Salsomaggiore Terme. L’iniziativa è promossa insieme ad Anga-Confagricoltura Parma che, per l’occasione, ha coinvolto numerose aziende agricole locali con l’obiettivo di far degustare e conoscere i prodotti tipici. 

“Le dimore storiche rappresentano un patrimonio turistico di rara bellezza nonché il perno di un’economia circolare che valorizza i borghi e i piccoli centri in cui si trovano - dichiara Beatrice Fontaine, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane dell’Emilia Romagna - L’obiettivo della manifestazione è quello di far conoscere lo stretto legame tra il nostro mondo e quello agricolo, mostrando a cittadini e Istituzioni la centralità di questo binomio che è identificativo del nostro Paese”.


Durante la giornata, che inizierà alle ore 10 e terminerà alle 18, ci sarà la possibilità di effettuare diverse visite guidate al Castello (ore 10, 11, 12, 14, 15, 16 e 17 - costo di 10 euro a persona). 


All’interno sarà presente un mercato degli agricoltori, aperto a tutti i cittadini, con i prodotti delle aziende Agricola Schianchi di Massimo ed Alessandro Pizzarotti (ortive); La Felina ed Opera Verde di Alessia e Marielena Bonati (basilico ed ortive); Ca’ Nova di Tommaso Moroni Zucchi (vino); Lo Spineto di Tiziana Sfriso (salumi); il caseificio Giansanti-Di Muzio (Parmigiano-reggiano); Le arnie di Emil di Emil Surpi (miele); Prima Zafferano di Arianna Larini (zafferano) e Dimora Castello di Tabiano(confetture). 


“I giovani di Confagricoltura - commenta Giulia Alessandri, presidente di Anga Parma - partecipano con grande entusiasmo a questa iniziativa che consente di promuovere alcune produzioni d’eccellenza delle nostre aziende in contesti unici che le valorizzano al meglio. L'iniziativa mira anche a sottolineare l’importanza della riscoperta di un turismo che sa esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio”. 


Edificato all’inizio dell’XI secolo su un antico insediamento romano, il Castello di Tabiano ha vissuto i primi quattro secoli di storia tra assedi, conquiste e distruzioni per via delle continue lotte tra Guelfi e Ghibellini. Dopo un periodo di semi abbandono è ritornato a splendere sul finire dell’XIX secolo grazie a Giacomo e Rosa Corazza che ne hanno fatto la loro residenza. Dal 2016 il Castello di Tabiano ha aperto al pubblico in occasione di visite guidate, eventi speciali o per celebrazioni private. 


“Il castello di Tabiano con il suo borgo sono inanellati da una grande azienda agricola biologica – racconta Giacomo Corazza Martini, attuale proprietario del castello – che produce grani, albicocche e frutta di vario genere oltre all'olio d'oliva. Le stalle intorno all’azienda agricola sono state trasformate in casali con piscina che vengono affittati a clientela internazionale. In particolare l’azienda agricola è condotta da mio nipote Giacomo Cavazza de Altamer, che rappresenta l’ultima generazione. Ricordo che castello e borgo appartengono alla nostra famiglia da 140 anni”.