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Furto alla parafarmacia delle terme di Salso, oltre a due giovani "noti", anche un 19enne che ora è ai domiciliari
Alcuni giorni fa i carabinieri di Salso hanno eseguito una misura cautelare di arresti domiciliari emessa dal gip di Parma nei confronti di un 19enne salsese, indiziato del furto aggravato ai danni della parafarmacia all’interno del complesso termale Zoja, avvenuto all'inizio di marzo. I militari avevano individuato il presunto autore, insieme ad altri due complici, tra cui un minorenne, al termine di un'indagine in cui sono stati analizzati dei filmati di videosorveglianza. Tre individui, parzialmente travisati, dopo aver rotto il vetro esterno della parafarmacia che si affaccia sul parco Mazzini, si erano impossessati dell’incasso, circa 2000 euro, per poi darsi alla fuga. Non solo, uno dei ladri si era anche tagliato nel rompere la vetrina, lasciando tracce di sangue. Un quadro complessivo che ha messo in relazione questo furto con un altro episodio avvenuto alcuni giorni prima, ai danni del bar dello Zoja, attuato con un modus operandi simile. Per quel furto i militari di via D’Acquisto avevano individuato e denunciato due giovani del posto, proprio uno di loro era riconoscibile anche nelle immagini del furto alla parafarmacia. Sempre attraverso i filmati i militari ritengono di aver individuato anche il secondo complice, un 20enne con piccoli precedenti e nello stesso giro di amicizie. Nelle perquisizioni nelle loro abitazioni i carabinieri, oltre a trovare vestiti e accessori compatibili con quelli indossati nel corso del furto e immortalati dalle telecamere, sono riusciti a risalire all’identità di un terzo complice, un 19enne loro amico, anch’egli individuato incrociando le immagini della videosorveglianza con le foto delle persone controllate e le cui responsabilità sono poi state confermate anche dalle ammissioni dei complici. Proprio il 19enne, è stato arrestato dai militari in esecuzione del provvedimento del gip, sia per la gravità della condotta che per la mancanza di collaborazione, a differenza dei complici che avevano ammesso le proprie responsabilità una volta individuati dai carabinieri. Il giovane ora è ai domiciliari. Ovviamente - nel rispetto del principio della presunzione di innocenza - l’indagato avrà modo di esporre al gip la propria posizione a fronte delle accuse che gli sono state mosse.