Salso

Lo pedina nel parco Mazzini e gli strappa di mano il cellulare. Ma si fa anche dei selfie che lo incastrano: denunciato 21enne

Il 20 luglio, un 22enne straniero residente a Salso, dopo aver cenato con alcuni amici in un ristorante, si è incamminato verso casa. Per raggiungere più rapidamente casa ha deciso di passare attraverso il parco Mazzini. Qui, nei pressi dell’area giochi per bambini, è stato urtato da un altro giovane che proveniva in direzione opposta e in evidente stato di ebbrezza. Per evitare problemi si è spostato sull’altro lato del marciapiede, continuando a camminare verso casa, ma si è accorto che l’uomo lo stava seguendo. All’improvviso l’aggressore gli è arrivato alle spalle e approfittando del fatto che in quel momento stesse utilizzando il cellulare, glielo ha strappato di mano insieme agli auricolari, per poi scappare. All’interno della cover del cellulare, il 22enne custodiva anche 110 euro in contanti. La vittima ha iniziato a inseguirlo all’interno del parco, qui si è accorto che l’uomo aveva alzato la maglietta per mostrargli un coltello: una minaccia che lo ha fatto desistere dal provare a trattenerlo. Il 22enne il giorno dopo si è presentata in caserma a Salso per la denuncia. I carabinieri hanno subito avviato le indagini acquisendo anche i filmati delle telecamere comunali. Ma la svolta è arrivata quando la vittima è tornata in caserma per segnalare che dalla piattaforma cloud del proprio cellulare venivano caricati dei selfie dalla persona che era in possesso del telefono. La vittima ha consegnato le foto ai carabinieri. Questo ha permesso di identificare questa persona: si tratta di un 21enne nordafricano senza una stabile dimora, giunto sul territorio nazionale da meno di un anno. Per il 21enne è scattata la denuncia con l'accusa di  rapina.

È obbligo rilevare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.