Una boccata d'ansia. Cosa fare se la paura fa paura

Antonella Cortese 

Chi non ha provato mai ansia nella propria vita, alzi la mano! Secondo un sondaggio dell’Associazione europea disturbi da attacchi di panico (Eurodap), su 700 persone intervistate tra i 16 e i 60 anni, il 79% nell’ultimo mese ha avuto manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia; il 73% si ritiene molto apprensivo; il 68% si sente a disagio lontano dai luoghi familiari e il 91% fatica a rilassarsi.  L’ansia fa parte delle emozioni fondamentali  e grazie ad essa l'uomo ha potuto evolversi riconoscendo il pericolo e attivando reazioni di fuga o di attacco. In situazioni di rischio il sistema nervoso altera la frequenza cardiaca, la respirazione si fa veloce e superficiale, vengono rilasciati   adrenalina e cortisolo, i muscoli aumentano la loro contrattilità e resistenza. Oggi non ci sono più i pericoli che l’uomo primitivo doveva affrontare, ma il meccanismo continua a funzionare in modo involontario, talvolta in situazioni di non necessità. La conseguenza è che una persona su quattro si ammala di ansia nell’arco della propria vita e a tutte le età. Quando l’ansia diventa estrema e incontrollabile, il primo passo è chiedere aiuto al proprio medico curante. Nelle forme lievi, le tecniche di rilassamento, le passeggiate all’aria aperta, la mindfulness, lo yoga e rimedi naturali possono essere di grande aiuto.